1° Maggio. Mons. Maniago: abbiamo bisogno di un’economia che metta al centro la persona

1° Maggio. Mons. Maniago: abbiamo bisogno di un’economia che metta al centro la persona

Certamente il primo maggio di questo 2020 sarà particolare perché in questo periodo segnato dal COVID-19 tutte le attività e le espressioni assumono un aspetto diverso dovendosi adattare alle esigenze dell’emergenza sanitaria.

Non sarà quindi un avvenimento di piazza come gli anni passati, ma non per questo deve perdere il suo ruolo essenziale: quello di richiamare a tutte le componenti della nostra società la vera importanza del lavoro nella vita dell’uomo e i suoi tratti essenziali di qualità e di dignità.

Consapevoli che anche quest’anno riflettere sul lavoro non sia solo auspicabile, ma addirittura ancor più necessario, i Vescovi italiani non hanno fatto mancare una propria riflessione attraverso un messaggio della Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro, che in modo puntuale ha tratteggiato la situazione problematica che stiamo vivendo e che segnerà in modo pesante anche i prossimi mesi. “Nulla sarà come prima –scrive la Commissione CEI- anche per il mondo del lavoro, che ha prima rallentato e poi ha visto fermarsi la propria attività…Già si contano danni importanti, soprattutto per gli imprenditori….Nulla sarà come prima per i settori che sono andati in sofferenza e vivono l’incertezza del domani…Nulla sarà come prima per tutte le realtà del Terzo settore e particolarmente quelle afferenti al mondo ecclesiale”.

Interpretando questo momento di crisi anche come un’opportunità per ricominciare in modo nuovo, bisogna ribadire proprio in questo primo maggio, con le parole dei Vescovi, che “abbiamo bisogno di un’economia che metta al centro la persona, la dignità del lavoratore e sappia mettersi in sintonia con l’ambiente naturale senza violentarlo, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”.

E inoltre quella che stiamo vivendo può essere l’occasione per ripartire responsabilmente con l’impegno di tutti, perché “c’è una missione comune da svolgere nelle diverse dimensioni del nostro vivere come cittadini che partecipano alla vita sociale e politica, come risparmiatori e consumatori consapevoli, come utilizzatori dei nuovi mezzi di comunicazione digitali”.

_________________________________

Nel variegato modo con cui quest’anno si celebra il primo maggio c’è anche una simpatica iniziativa dell’Ufficio di pastorale sociale e del Lavoro e dei giovani della Diocesi di Castellaneta che il 1 maggio alle ore 18 in diretta streaming sulla pagina Facebook del periodico diocesano ADESSO, offriranno riflessioni e testimonianze sul tema del lavoro, insieme a immancabili momenti musicali (Giuseppe D’Amati e Giuseppe Giannotta sono ospiti speciali dell’incontro). Come detto dal Vescovo, il titolo dell’appuntamento è “Alzati, diventa ciò che sei” e reca in sé una chiara allusione a ciò che il lavoro costituisce per ogni giovane: l’indispensabile opportunità di mettere in gioco la propria ricca originalità per diventare quel contributo insostituibile alla edificazione di una società più umana.

Il momento esige che tutti noi “Come persone credenti non dobbiamo mai perdere la speranza e la capacità di leggere le opportunità del nuovo che avanza assieme alle sfide e agli ostacoli che ci pone” (dal Messaggio della Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro).