“L’Arborense”: disponibile online il numero 23

“L’Arborense”: disponibile online il numero 23

In questo tempo di modulari restrizioni ho avuto finalmente la possibilità di avere un tempo congruo da dedicare allo studio e alla meditazione della Scrittura. Come me, spero molti, abbiano usato tempo ed energie in questa attività. Molti hanno ascoltato le registrazioni del testo sacro, altri si sono aiutati con commentari, altri ancora hanno seguito corsi e spiegazioni offerte sui social. Alcuni mi hanno contattato per un suggerimento di lettura, per capire qualche passaggio difficile, per poter acquistare un sussidio utile. Oltre a questi, non sono mancati gli appassionati alternativi, spesso seguaci di Mauro Biglino. Un nome che vi chiedo di tenere presente, soprattutto quando fate qualche ricerca in internet con parola-chiave bibbia. Senza demonizzare nessuno, ma è importante che si conosca bene la persona che s’incontra e si ascolta, specie su youtube. Alcuni sicuramente lo conoscono, altri lo hanno sentito nominare, per altri potrebbe essere un emerito sconosciuto. Mi pare corretto citarlo, non per fargli ulteriore pubblicità, ma perché con lui è presente un notevole filone di autori che pretendono di svelare segreti biblici nascosti per ragioni di potere (basterebbe questo per capire la posizione fantastica). Se desiderate avere un’analisi oggettiva sulla sua produzione e sulle sue idee, digitate su un qualsiasi motore di ricerca, Bigliardi-Biglino, e leggete. Biglino, dopo una breve parentesi come traduttore dall’ebraico per le Edizioni San Paolo, ha indossato le vesti del divulgatore di verità bibliche: gli dei sarebbero alieni, il Dio d’Israele un super alieno locale, gli uomini i suoi schiavi, i cherubini veivoli-Ufo, il carro di Ezechiele un’astronave. Non solo, la Bibbia darebbe spiegazioni oggettive su trame complottistiche, ma rappresentando appunto la testimonianza propagandistica di sistemi di potere. Inoltre, il suo cavallo di battaglia è la chimera della traduzione letterale dei termini come metodo scientificamente valido per rendere una traduzione autentica. Chiedete a un docente di lingue cosa ne pensa. Oppure, provate voi a scrivere una frase su google traduttore e vedete come ve la rende. Se traducete Pierino mangia la mela non ci sono problemi, ma se provate a esprimere un concetto, un sentimento o fate un ragionamento, capirete subito che occorre qualcosa di più: occorre l’interpretazione dell’uomo. Inoltre, l’ebraico è una lingua povera di vocaboli, quindi spesso llo stesso termine ha due o più significati. A mo’ di esempio, ‘ayn significa occhio e sorgente: la traduzione non dipenderà dal senso stesso della frase? Tuttavia, è il suo modo affettato e suadente che coinvolge, la sua sicurezza nello scompaginare tutti coloro che non la pensano come lui, la sua assertività nello sciorinare certezze. Qualcuno si starà chiedendo se tutto questo fa parte di una normale dialettica oppure no. Ahimè, il suo influsso è crescente e in continua ascesa. Perché? Senza dubbio perché la Bibbia è spesso leggiucchiata e poco spesso studiata con coraggio e fino in fondo. La Chiesa da secoli studia la Scrittura in modo sistematico e serio, ma troppo spesso questo livello rimane solo accademico. Chi ha letto e studiato, magari anche come formazione personale o del gruppo dei catechisti, il documento del 2014 Ispirazione e verità della Sacra Scrittura, emanato dalla Pontificia Commissione Biblica? Non strane teorie di esegeti progressisti, ma una riflessione autorevole, che ci premette di sorridere davanti alle parole del mistificatore Biglino. È necessario sempre più aiutare i credenti non a leggiucchiare la Bibbia, sapendo di contro a memoria tutte le coroncine di questo mondo, ma occorre mettere al centro la Parola di Dio, unica che sappia in-formare la vita credente. Il fenomeno Biglino finirà, ma alla porta ci sarà un altro affabulatore che saprà convincere tutti coloro che non abbiamo formato e non abbiamo aiutato a crescere.

Michele Antonio Corona

 

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