Per molti marittimi – spesso impediti di poter sbarcare – sarà una Pasqua di duro lavoro, priva del servizio pastorale assicurato dai preti a bordo. Le difficoltà conseguenti all’emergenza sanitaria hanno anche il volto dei pescatori e delle loro reti asciutte. Non da ultimo, è impossibile non condividere la preoccupazione per chi, attraverso il mare, cerca un’alternativa alla violenza e oggi si trova davanti i nostri porti chiusi.
La Segreteria Generale, attraverso l’Ufficio Nazionale Apostolato del Mare, chiede attenzione e solidarietà per questi drammi e suggerisce alle Diocesi situate sul mare alcune proposte.
