Gli chef cucinano per la Caritas

Gli chef cucinano per la Caritas

Continuano i gesti di generosa collaborazione e attenzione verso la Diocesi che, attraverso Caritas, dall’inizio dell’emergenza coronavirus ha ulteriormente rafforzato l’impegno e la presenza per venire incontro ai bisogni concreti di molte famiglie e di chi resta indietro.

Nel giorno di Pasqua la famiglia Bianchi, titolare dell’hotel L’Approdo a Castiglione della Pescaia, ha donato l’intero menù, pronto per essere distribuito ad oltre 60 persone, cui quotidianamente Caritas provvede fornendo il pasto in tre distinti punti della città: piazzalone di Barbanella, piazzale della chiesa del Cottolengo e piazza della stazione.

Domenica prossima saranno gli aderenti al D.S.E (dipartimento solidarietà emergenza Toscana) e a Federcuochi a preparare il pranzo per 65 persone, che poi sarà sporzionato e consegnato negli appositi contenitori sempre nei tre punti ristoro organizzati in questa fase di emergenza finchè non sarà possibile riaprire la mensa di via Alfieri. Il pranzo consisterà in in un primo di lasagne al pomodoro, un secondo piatto di fagiano al pepe verde, contorno di patate arrosto e dolce. A cucinarlo gli chef Michele Cocola, Danilo Speroni, Antonio Catani e Moreno Cardone.

“Fin dall’inizio di questa emergenza abbiamo toccato con mano la generosa disponibilità di imprese alimentari, della ristorazione, panetterie, pasticcerie oltre a singoli benefattori, che si sono fatti prossimi a Caritas per sostenerla nell’impegno quotidiano a rispondere al comando di Gesù: <Date loro voi stessi da mangiare>. Come gli apostoli non abbiamo che pochi pani e qualche pesce, ma la carità ha un effetto moltiplicatore e siamo sempre stati nelle condizioni di poter far fronte ai bisogni alimentari di quanti si sono rivolti a noi”, commentano da Caritas diocesana.

Da settimane ormai sono oltre 60 i volontari che si alternano giornalmente sia nella distribuzione del pranzo, sia nella consegna della spesa gratuita che viene preparata alla Bottega della solidarietà. Sono oltre 200 le famiglie assistite stabilmente, mentre dall’inizio dell’emergenza i pasti distribuiti attraverso il servizio di strada hanno superato le 2mila unità.