Genova, 16 settembre 2016.
Congresso Eucaristico Nazionale.
La Adorazione Eucaristica nella cattedrale di San Lorenzo

Adorazione eucaristica perpetua a Partinico in tempo di Coronavirus

La preghiera per le vocazioni e la preghiera per la  Santificazione dei Sacerdoti sono state le intenzioni  principali per le quali è nata, circa un anno fa, una Cappella Eucaristica Perpetua a Partinico. Il paese nel palermitano che diede i natali alla Beata Pina Suriano, innamorata dell’Eucarestia e immolata  proprio per la santificazione dei sacerdoti, conta circa trentamila abitanti e si trova nel cuore del territorio della diocesi di Monreale. Ad inaugurare e benedire la nascita della Cappella presso la Parrocchia SS. Salvatore è stato l’Arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi alla  presenza del parroco Don Carmelo Migliore, di altri sacerdoti, diaconi e di circa trecento fedeli che con gioia e libertà, da quel giorno, hanno sentito di prendere l’ impegno di essere disponibili per un ora alla settimana per coprire i turni di presenza e di veglia da svolgere all’interno della cappella dove al centro è stato sistemato ed esposto il Santissimo Sacramento.
La presenza costante  di almeno un fedele in tutte le 24 ore della giornata ha dato, cosi, la possibilità di tenere aperta la porta della cappella che da li  a poco è divenuta meta di tantissimi fedeli di tutte le età,  di tutte le condizioni sociali e provenienti anche dai vari paesi limitrofi della diocesi e non solo. In questo breve periodo di vita la Cappella è stata visitata e apprezzata da giovani, anziani, poveri, ammalati, scout, seminaristi, gente semplice che si ferma all’alba per fare una preghiera prima di andare a lavoro, famiglie, forze dell’ordine,  professionisti, testimoni di carità del nostro tempo, ricordiamo Chiara Amirante e Fratel Biagio.
Fin dal primo giorno il peregrinare della gente verso questo luogo Santo e silenzioso è sembrato come l’accorrere del popolo assetato a quella fontana del villaggio di cui ci parla San Giovanni XXIII  in riferimento alla zampillante Grazia di Dio. Ogni fedele  si è formato all’adorazione e si è abbeverato dell’ incontro a tu per tu con Gesù che ristora e consola. Poi è arrivata l’emergenza coronavirus con i suoi silenzi fatti di paura e di minaccia.
In questo periodo, come tutti sappiamo, si sono susseguiti decreti sempre più restringenti che hanno avuto come obiettivo principale la salvaguardia della salute pubblica. E cosi è arrivato il momento  del divieto degli assembramenti inclusa la regolare cerebrazione della Santa Messa  e della Settimana Santa. La provvidenza Divina ha però voluto che in tutti i decreti del governo e della conferenza episcopale italiana rimanesse sempre  la possibilità di tenere le chiese aperte per la preghiera personale e cosi la  cappella che sorgeva in una chiesa parrocchiale ha avuto pieno diritto di esserci e di svolgere la sua funzione con una capacità incredibile di adeguarsi di passo in passo alle nuove normative: il regolare distanziamento, evitare gli spostamenti da un paese all’altro  con i  soli cittadini di Partinico che hanno continuato ad essere presenti senza infrangere le regole e questo 24 ore su 24. Agli anziani, ai soggetti fragili e ammalati è stato chiesto di rimanere a casa e anche da li vivere l’adorazione in Spirito e Verità. Tutti hanno via via sentito che la fontana del villaggio aveva generato una piscina, un luogo di implorazione per la guarigione, per la misericordia come nel Vangelo avveniva  nei pressi della piscina di Siloe dove viene guarito il cieco nato.
Il Santissimo Sacramento è stato intanto sistemato al centro dell’altare principale della grande chiesa e li i fedeli continuano ad uno ad uno a recarsi per mettersi in ginocchio ai piedi di  Gesù,  medico perfetto e potente, ai piedi di  Colui che ha fatto il cielo e la terra. “Misericordia, Dio, Misericordia! Signore Gesù Cristo figlio del Dio vivente, abbi pietà di noi  peccatori!”.  L’impegno della Cappella continua ma, adesso, con qualche responsabilità di intercessione in più, e cioè quella di pregare per tutti gli ammalati e per chi se ne prende cura e  in particolare per gli ammalati ricoverati nell’ospedale di Partinico che nel frattempo è stato trasformato nell’unico Covid- hospital della zona e poi per ricordare nella preghiera davanti a Gesù Eucarestia tutti gli abitanti  della  amata regione di Sicilia e d’Italia, infatti da alcune notizie pervenute,  in questo momento la Cappella di Partinico è tra le poche parrocchie che in Sicilia rimane aperta per 24 ore per continuare, giorno e notte, a implorare e rimanere ai piedi del Signore Gesù,…….e con Lui  andrà tutto bene.