Apertura dei luoghi di culto: interventi di igienizzazione

Apertura dei luoghi di culto: interventi di igienizzazione

Ai sensi del DPCM 20.04.2020 e della Circolare del Ministero della Salute n.5443 del 22.02.2020, viste le “Raccomandazioni ‐ Misure di contenimento per il rischio di contagio da coronavirus (covid‐19) ‐ interventi di sanificazione in aree di interesse culturale” delle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Puglia.
Le indicazioni sono state condivise tra le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, per le Provincie di Brindisi, Lecce e Taranto e per le Provincie di Barletta‐Andria‐Trani e Foggia e l’Ufficio Regionale Beni Culturali della Regione ecclesiastica Puglia alla data del 7 maggio 2020.
Premessa

“… l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose; sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi  preferibilmente  all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” DPCM 20 aprile 2020, art.1‐i

Nelle celebrazioni, si raccomanda di

1) fornire all’accesso mascherine e guanti in lattice ai fedeli che giungono sprovvisti.

2) preferire l’utilizzo delle navate centrali delle Chiese, chiudendo l’accesso alle navate laterali e alle cappelle, mediante l’utilizzo di transenne, colonnine segnapercorso o nastro segnaletico da recinsione in PVC di colore rosso e bianco;

3) garantire la distanza di 1 metro dagli altari laterali e dalle opere d’arte onde evitare possibili contaminazioni con i beni culturali presenti.

In letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che il Coronavirus può persistere sulle superfici inanimate in condizioni ottimali di umidità e temperature fino a 9 giorni.

Le evidenze disponibili hanno dimostrato che ilsuddetto virus è efficacemente inattivato da adeguate procedure di igienizzazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di utilizzo ospedaliero quali ipoclorito di sodio (0,1%‐0,5%), etanolo 62‐71% o perossido di idrogeno 0,5% per un tempo di contatto adeguato. Tuttavia l’utilizzo di prodotti a base di ipoclorito di sodio (comunemente noti come candeggina, presente nella maggior parte dei prodotti detergenti in commercio) e di quelli a base alcolica potrebbero arrecare danno alla maggior parte dei materiali costituenti le diverse tipologie di beni culturali.

Alla  luce  di  ciò,  ogni  intervento  di  sanificazione  e  disinfezione  su  cose  immobili  e  mobili  che presentino  interesse religioso,  artistico,  storico,  archeologico  o  etnoantropologico  è  soggetto  a preventiva autorizzazione della Soprintendenza ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii.

Interventi di igienizzazione di ambienti e arredi

Pavimenti
non aventi carattere di rarità e di pregio e non soggetti a dichiarazione di interesse culturale

‐ 1° lavaggio accurato con detergente a pH neutro diluito in acqua passato con panno in microfibra

‐ 2° lavaggio solo con acqua panno in microfibra

‐ 3° lavaggio mediante panno in microfibra umidificato con etanolo a 70% (per 1 litro: 800 ml di alcol denaturato a 90° + 200 ml di acqua).

Arredi moderni

Nebulizzare su un panno in microfibra mediante spruzzino con alcol denaturato a 90° diluito in acqua al 70% (per 1 litro: 800 ml di alcol denaturato a 90° e 200 ml di acqua). Lasciare agire la soluzione disinfettante per un tempo adeguato e asciugare con scottex o panno in microfibra.

Arredi storici

non aventi carattere di rarità e di pregio e non soggetti a dichiarazione di interesse culturale

Ricoprire i piani di appoggio con teli di plastica in modo permanente in modo da evitare di sottoporre tali superfici a quotidiane applicazioni di acqua e/o solventi (le finiture superficiali (es. lacche, resine) sono suscettibili all’interazioni con acqua e/o solventi). Pulire direttamente i teli di plastica, nebulizzando su un panno in microfibra mediante spruzzino con  alcol  denaturato  a  90°  diluito  in acqua  al  70% (per 1 litro: 800 ml di alcol denaturato a 90° e 200 ml di acqua). Lasciare agire la soluzione disinfettante per un tempo adeguato e asciugare con scottex o panno in microfibra.

Maniglie e superfici metalliche o in vetro
non aventi carattere di rarità e di pregio e non soggetti a dichiarazione di interesse culturale

Nebulizzare su un panno in microfibra mediante spruzzino con alcol denaturato a 90° diluito in acqua al 70% (per 1 litro: 800 ml di alcol denaturato a 90° e 200 ml di acqua). Lasciare agire la soluzione disinfettante per un tempo adeguato e asciugare con scottex o panno in microfibra.

NB:  Durante  le  cerimonie  funebri,  si  sconsiglia  per  l’intera  durata  dell’emergenza  Covid  19 l’esposizione dei paramenti più  antichi e dei manufatti tessili  con  carattere di rarità e di pregio,  in modo da preservarli dal rischio di contaminazione.

Precauzioni durante le operazioni di igienizzazione

A) Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti.

B) Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa mascherina, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe.

C) L’area dove viene svolta la funzione religiosa deve essere igienizzata almeno 1 volta al giorno, alla fine di ogni funzione religiosa.

D) Le attrezzature usate per la igienizzazione (secchi, panni, spruzzini…) riutilizzabili devono essere decontaminate dopo l’uso con un disinfettante a base di cloro.

E) I carrelli di pulizia comuni non devono entrare nell’area destinata alle funzioni religiose.

Riepilogo delle misure igienico sanitarie
  • lavarsi spesso le mani facendo uso di soluzioni idroalcoliche;
  • evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • evitare abbracci e strette di mano;
  • mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro;
  • igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie)
  • evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri;
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o si tossisce;
  • non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico;
  • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o di alcol;
  • usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

Le indicazioni sono state condivise tra le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, per le Provincie di Brindisi, Lecce e Taranto e per le Provincie di Barletta‐Andria‐Trani e Foggia e l’Ufficio Regionale Beni Culturali della Regione ecclesiastica Puglia alla data del 7 maggio 2020. È di aiuto per tutti gli Enti ecclesiastici presenti nella nostra diocesi.

Il protocollo per la celebrazione delle Messe con il popolo non prevede l’obbligo di sanificazione da parte di società specializzate, ma stabilisce la necessità di una frequente igienizzazione degli ambienti e delle suppellettili. Non è necessario rivolgersi a nuovi fornitori specializzati.