Nella solennità di san Giuseppe, carissimi, ricordiamo le parole di san Paolo VI: «La missione di Giuseppe… fu una missione di protezione, di difesa, di salvaguardia e di sussistenza… Questo bisogno di protezione, oggi, è grande…». Lo sappiamo.
San Giuseppe è padre. Scoprendo la sua paternità, scopriamo di più anche la nostra, carissimi sacerdoti. In questi giorni sentiamoci “padri” di tutti, di coloro che sono segnati dalla malattia, di coloro che prestano servizio sanitario, di coloro che restano a casa, che esercitano la carità nei modi più diversi. E, quando celebriamo l’eucaristia, non siamo mai soli, anche se non sono presenti i fedeli che vi partecipano sacramentalmente. Agiamo sempre in nome di Cristo e della Chiesa. La nostra solitudine in questi giorni di prova sia sempre colma di pienezza.
Cari fratelli e sorelle, celebrando “per voi” questa eucaristia, partecipiamo “con voi” al mistero della croce e della morte di Gesù, con voi soffrendo e sperando. In attesa della Risurrezione.