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La stretta di mano.

Cantiere di solidarietà: un fondo per chi ha perso il lavoro

L’emergenza sanitaria che nelle ultime settimane ha colpito anche il nostro Paese sta già provocando pesanti conseguenze economiche sulla vita di molte famiglie.
Questa situazione ci sollecita a individuare uno strumento di sostegno al reddito a favore delle persone maggiormente colpite: lavoratori dei servizi, precari e autonomi..
Uno strumento che possa dare risposta, attraverso una misura straordinaria, tempestiva e limitata nel tempo, a chi ha perso il lavoro a causa della crisi conseguente al diffondersi dell’epidemia di Coronavirus, che ha praticamente fermato l’economia del territorio diocesano che già da anni viveva una grave fragilità causata da redditi pro capite molto bassi, scarso livello di occupazione e gravi problematiche legate alla povertà di giovani e adulti. Uno strumento per testimoniare ulteriormente la vicinanza e la prossimità della Chiesa verso l’intera comunità, con una particolare attenzione alle nuove fragilità.
Il nuovo strumento non sostituisce ma si pone accanto alle attenzioni già attivate in queste settimane dalla Chiesa: centri di ascolto; sostegno alimentare;servizio emporio; prossimità verso gli anziani, gli ammalati, le persone sole; sostegno allo studio; piccole forme di sostegno al reddito.

FONDO STRAORDINARIO: CHE COS’è/ A COSA SERVE
La Diocesi mette a disposizione della comunità un fondo straordinario per sostenere le persone/le famiglie in grave difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, legata alla riduzione del reddito e/o alla perdita del lavoro.

A CHI E’ RIVOLTO
Il fondo sarà destinato a:
 Disoccupati (persone che hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza sanitaria)
 Lavoratori precari (contratti a chiamata, occasionali, soci di cooperative a zero ore) attualmente in difficoltà
 Lavoratori autonomi (piccoli artigiani, commercianti, professionisti…) che hanno subito una riduzione del proprio reddito a causa della crisi sanitaria.
Il fondo NON si rivolge alle persone che già fruiscono di sostegni istituzionalizzati di contrasto alla povertà (reddito di cittadinanza, reddito minimo, ex tirocini formativi, pensione sociale…) e anche a famiglie già da tempo seguite dalla rete delle parrocchie/Caritas Parrocchiali

OBIETTIVI
Promuovere azioni sostenibili di accompagnamento alle persone/famiglie in temporanea difficoltà per prevenire lo scivolamento nella povertà assoluta e quindi facilitare un progressivo reinserimento lavorativo.

CRITERI DI ACCESSO
 Essere residenti sul territorio della diocesi
 Essere disoccupati a partire dal 1 marzo 2020 o aver drasticamente ridotto il proprio reddito familiare
 Non avere in atto percorsi di sostegno al reddito con la rete delle Caritas o con le Parrocchie, nel periodo antecedente l’emergenza

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