Card. Sepe: chiamati a testimoniare la presenza dello Spirito al mondo

Card. Sepe: chiamati a testimoniare la presenza dello Spirito al mondo

Carissimi, desidero porgere un cordiale saluto a tutti Voi, presenti in questa Cattedrale e a quanti sono collegati con noi attraverso l’emittente televisiva Canale 21, per celebrare la solenne Festività della Pentecoste, che dà inizio alla grande storia della Chiesa nel mondo.

“Lo Spirito del Signore ha riempito l’universo; egli che tutto unisce, conosce ogni linguaggio, alleluia” (Ant. Ingr.). Si, anche noi della Chiesa che è a Napoli, siamo in comunione con la Chiesa universale, per acclamare il nostro Dio per il meraviglioso dono dello Spirito e onorare le meraviglie di Colui che Egli ci ha donato.

La Pentecoste è il giorno del compimento della Pasqua di Gesù il quale, inviando i discepoli nel mondo nella forza dello Spirito Santo, dà inizio al secondo momento della storia della salvezza. Si inaugura il tempo dello Spirito e i discepoli devono uscire dalle loro case e andare nel mondo per portare la pace che essi hanno ricevuto. La pace è il contenuto della loro missione.

La pace non è solo il saluto di tutti i giorni, ormai logoro dall’uso, ma è un compito per il nostro tempo e per il nostro mondo. La pace di Cristo deve essere realizzata nelle condizioni abituali della nostra vita quotidiana. Di quanta pace e serenità abbiamo bisogno soprattutto oggi, in questo momento di profonda crisi sociale, culturale e religiosa! Pace a voi: così il Risorto saluta i suoi discepoli per ben tre volte.

Pace con Dio (perdono dei peccati); pace tra gli uomini di buona volontà. La pace è il dono che ci viene offerto da Cristo attraverso l’azione dello Spirito Santo che è presente e agisce in noi; ma è anche un compito di ogni cristiano chiamato a cooperare alla costruzione di un mondo più pacifico, più giusto, più fraterno.

In questo compito nessuno può sottrarsi. La Pentecoste è la chiamata per tutta la Chiesa ad incarnare il messaggio evangelico in ogni forma di civiltà, qualunque sia la lingua e qualunque sia il carisma che a ognuno è stato donato.

La pace è il vero “bene comune” dell’umanità e della Chiesa, Corpo di Cristo. Lo Spirito Santo, che ha dato un corpo a Cristo in Maria Santissima, continua oggi a darglielo in noi. La disponibilità di Maria deve continuare in noi. Ma la nostra disponibilità è accogliere lo Spirito, vivere nella verità.

Cristo ha bisogno di noi per continuare a “rendere testimonianza alla verità”. Verità che non è parola vuota e fredda, ma è Dio stesso; è lo Spirito da cui scaturiscono torrenti di acqua viva a cui tutti noi dobbiamo abbeverarci per ottenere pace, gioia e perdono dei peccati.

“La sera di quello stesso giorno…Gesù alitò su di loro e disse: ricevete lo Spirito Santo!”. Gesù aveva promesso che ci avrebbe inviato un altro Consolatore e questo Consolatore viene nel giorno di Pentecoste per donarci la pace e iniziare, con la sua forza decisiva e stimolatrice, il cammino della Chiesa che si espanderà in tutto il mondo, oltrepassando tutti i confini di nazionalità e di lingua.

Cari fratelli e sorelle, se la Pentecoste è stata l’epifania della Chiesa, noi oggi siamo chiamati a testimoniare, con coraggio, la presenza dello Spirito in questo nostro mondo che, in molte parti e in molti modi, sembra averlo dimenticato o allontanato dalla propria esistenza, che è diventata arida e insignificante. A noi la missione di vivificarla e riportarla alle sue origini.

Coraggio, andiamo avanti con la forza dello Spirito Santo che abita in noi e supereremo tutti gli ostacoli, anche del difficile momento che stiamo vivendo. Affidiamoci a Maria Santissima, Sposa dello Spirito, la quale con gioia, pur nella sofferenza, ha compiuto la missione che Dio le aveva affidato.

Buona festa di Pentecoste. Dio Vi benedica e ‘A Maronna V’accumpagna!