Continuano le attività solidali, ordinarie e straordinarie

Continuano le attività solidali, ordinarie e straordinarie

Per centinaia di bambini e ragazzi, che fino all’inizio di marzo vi erano accolti durante il giorno, le opere sociali del Santuario di Pompei restano un punto di riferimento, anche durante l’emergenza coronavirus. Secondo l’esempio del Fondatore, il Beato Bartolo Longo, che affermava che «Fede senza Carità sarebbe la suprema delle incongruenze», continuano le attività a sostegno di minori e famiglie.
In questi giorni, nella sede del Centro “Bartolo Longo”, gli educatori e i volontari dell’associazione “La Salle”, guidati dai Fratelli delle Scuole Cristiane, stanno distribuendo, con tutte le dovute misure di distanziamento, beni di prima necessità ai ragazzi che, in tempi normali, frequentano stabilmente le attività dell’Opera educativa. Nell’aiutare i più piccoli si sostengono anche le famiglie, che già affrontavano un quotidiano disagio e la cui situazione rischia, ora, di peggiorare. «Nei giorni scorsi – racconta Fratel Filippo Rizzo, il religioso lasalliano che dirige il Centro – ho ricevuto la lettera di uno dei nostri ragazzi. Sono loro la nostra famiglia e questi, per noi, sono davvero giorni dolorosi, difficili. Il Centro è chiuso, ma continuiamo a mantenere i contatti con telefonate, messaggi e ogni strumento utile a farci sentire presenti. Vogliamo che non si sentano soli. Quel ragazzo mi ha scritto. “L’unica cosa bella di questo periodo è avere mamma e papà ventiquattr’ore a casa anche se spesso si legge, dai loro occhi e dai discorsi che fanno, l’angoscia per quello che sentono, la paura di aver perso il lavoro, il terrore di non riuscire a mettere il piatto a tavola. Questo periodo lo ricorderemo per tutta la vita, ma ricorderemo in ugual modo che, nonostante le difficoltà, ci sono persone come voi che ci sono sempre vicine. E si ricordano di noi con un messaggio, un video, una foto, una risata, un pensiero o un abbraccio virtuale. Ci tengono compagnia e ci fanno sentire meno soli”».
Ma Fratel Filippo ha anche bisogno di dire grazie ai tanti benefattori che stanno dando il loro aiuto: «Sì – dice –, la carità ha bisogno di tante mani che si uniscono, di cooperatori del bene. Per questo devo ringraziare i nostri benefattori che in questi giorni non rimangono sordi alle necessità dei poveri, che la crisi ha reso ancora più poveri. Un ringraziamento speciale va, poi, al nostro Arcivescovo, Mons. Tommaso Caputo, che ci è sempre vicino, ci sostiene e ci incoraggia, in ogni modo possibile, a proseguire nelle attività di bene».
Anche nelle prossime settimane, il Santuario continuerà a portare avanti sia le attività di solidarietà, straordinarie e ordinarie. Non si è mai interrotta la carità dei Centri educativi, delle case famiglie del Centro “Giovanni Paolo II”, della Mensa per i poveri “Papa Francesco” che non potendo assicurare, per mancanza dello spazio adeguato, un pasto caldo servito a tavola, distribuisce pacchi alimentari ai bisognosi e si sta organizzando per preparare cibo da asporto per le centinaia di persone che sosteneva ogni giorno.