“Non finiremo mai di comprendere il Vangelo, non riusciremo mai ad esaurirlo: l’incontro tra la Parola e ciò che viviamo risuona in noi con accenti e appelli diversi…
È la ricchezza della vita cristiana…”.
“Riscoprire la centralità della Parola è la condizione per alimentare la nostra fiducia in Colui tiene in mano le sorti della nostra storia; per sentire che Lui non ci lascia soli, anche nelle situazioni più impensate e difficili, come quella che stiamo attraversando”. Lo evidenzia don Ivan Maffeis, sottosegretario e portavoce della Cei, ricordando che nel suo commento quotidiano al Vangelo, Papa Francesco ha spiegato che “ogni volta che noi leggiamo il Vangelo, incontriamo più ricchezza, più spiegazioni, più cose che ci fanno capire il mistero di Dio”.
“Non finiremo mai di comprendere il Vangelo, non riusciremo mai ad esaurirlo: sia a motivo della sua profondità sia a causa della nostra condizione, che muta continuamente, per cui l’incontro tra la Parola e ciò che viviamo risuona in noi con accenti e appelli diversi”, conferma don Maffeis, per il quale questa è “la ricchezza della vita cristiana”.
Lo stesso, aggiunge, avviene nell’incontro con gli altri. “La relazione – rileva don Maffeis – muore quando la diamo per scontata, quando pensiamo di aver già capito tutto dell’altro”. L’altro, conclude, “rimane mistero, davanti al quale imparare l’umiltà del silenzio e dell’ascolto, proprio per arrivare a incontrarci davvero”.