Don Maffeis: siamo Chiesa, popolo di Dio insieme

Don Maffeis: siamo Chiesa, popolo di Dio insieme

La pandemia, tra le altre cose, “ci consegna questo periodo nel quale il sacerdote celebra la Messa per il popolo, per tutto il popolo, ma senza il popolo”. Lo sottolinea don Ivan Maffeis, sottosegretario e portavoce della Cei, che definisce questa situazione “anomala e alquanto povera, perché attorno all’Eucaristia, alla Parola, al pane di vita nasce la comunità, per cui quella folla di individui che siamo attorno all’altare diventa popolo, diventa Chiesa”. Il sacerdote, spiega don Maffeis, “è farina del sacco comune: la sua grandezza sta nel sapersi porre a servizio di questo popolo con umiltà, gratuità, attento a sapere cogliere in ogni sfumatura la domanda a cui la speranza cristiana è chiamata a dare risposta”. “Quando un prete -aggiunge- si lascia interrogare e coinvolgere dalle situazioni in cui vive la sua gente, finisce presto per accorgersi che è proprio questa gente a sostenere, motivare e rilanciare lui e la sua fede”. “Siamo Chiesa, popolo di Dio insieme dove ciascuno ha i suoi doni e le sue responsabilità nella costruzione della comunità, dove si collabora, partecipi delle gioie e dei dolori di tutti”, osserva il sottosegretario della Cei. Come ripete Papa Francesco, “quanto desideriamo una Chiesa lieta con il volto di madre, che comprende, accompagna, accarezza, una Chiesa di cui siamo contenti di fare parte”. ​