Don Maffeis: un segno di fiducia e di speranza da cui ripartire

Don Maffeis: un segno di fiducia e di speranza da cui ripartire

Di fronte ad una “stagione difficile”, a “giorni pesanti”, ad un’emergenza sanitaria “che ha portato nelle nostre case tanta sofferenza, tanta preoccupazione per il lavoro e, più in generale, per il futuro”, “da cosa ripartire, a cosa e a chi guardare per ricominciare?”. Se lo chiede don Ivan Maffeis, sottosegretario e portavoce della Cei, che, ricordando le parole del Papa, indica nel Crocifisso la risposta alla domanda. “La croce – spiega – dice possibilità di perdono, di preghiera, di nuova relazione con Dio e con gli altri”.
Ecco allora che “guardare al Signore crocifisso” aiuta a “ricordare al nostro cuore stanco che, anche nei momenti più difficili, quando tutto sembra venir meno, il Signore è presente, ci sostiene, ci dà la possibilità di non disperare, di continuare a fidarci e ad affidarci a Dio”. “Ne sono un segno eloquente – aggiunge – le tante persone che intorno a noi hanno abbracciato la logica della Croce, facendo della propria vita un servizio”. Questa, conclude, “è la storia delle nostre famiglie, delle nostre comunità e questo è il segno di fiducia, di speranza da cui ripartire”. ​