Un sussidio unitario per la Pasqua, con al centro la preghiera delle famiglie: è la proposta della diocesi di Noto per la preghiera nelle case, per riscoprire o scoprire la bellezza della famiglia che si riunisce per pregare e vivere i giorni della Settimana Santa nell’ascolto della Parola che converte e che poi si unisce alla comunità ampia attraverso i media e i social per seguire le grandi celebrazioni liturgiche, ahimè senza “concorso di popolo”.
Il sussidio si apre con il messaggio augurale del vescovo, mons. Antonio Staglianò, che aiuta a scopre il Risorto dentro lo smarrimento di questi giorni a partire dalla domanda: “Si può gioire nella prova’?”. Domanda che nasce spontanea se si accostano il carattere gioioso della Pasqua, che culmina nella resurrezione, e la mestizia di questa crisi che – come ha detto il papa – “ci ha presi alla sprovvista”. Nel suo messaggio il vescovo aiuta a cogliere un senso profondo legato all’agire di Dio: “La Pasqua annuncia la vittoria della vita sulla morte, non saltando ma immettendo dentro la paura un cammino di speranza e di fiducia, accendendo nel cuore della notte – non più nelle navate delle nostre chiese, ma nelle navate del mondo e del cuore – una luce nuova e tenace”.
Seguono indicazioni per ogni giorno della Settimana Santa, con testi che aiutano la preghiera in famiglia e l’attenzione ai poveri. Nell’appendice due testi, uno patristico sul senso della festa, altro l’omelia di papa Francesco nella celebrazione dello scorso 27 marzo, e quindi molteplici strumenti per la catechesi in casa preparati dall’ufficio catechistico.