Fase 2. Conte: nuove regole per permettere ai fedeli di accostarsi ai sacramenti

Fase 2. Conte: nuove regole per permettere ai fedeli di accostarsi ai sacramenti

“Abbiamo sollecitato al comitato tecnico-scientifico l’indicazione di nuove regole per le cerimonie religiose. Auspichiamo di poter venire incontro all’esigenza, fondamentale per i credenti, di accostarsi ai sacramenti”. Lo conferma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che in un’intervista a Repubblica anticipa alcune delle misure allo studio per la “fase 2”, tra le quali anche quelle che permetterebbero ai fedeli di andare a messa e di frequentare le chiese, in condizioni di sicurezza.
“Una privazione che questa emergenza ci ha portato e che personalmente ho trovato particolarmente dolorosa – spiega – è la rinuncia ai funerali che significano anche un ultimo gesto di raccoglimento e di affetto nei confronti delle persone care che ci lasciano”.
“In considerazione di un quadro sanitario in parziale miglioramento, sono allo studio del governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto”, aveva annunciato nei giorni scorsi il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che in un’intervista ad Avvenire aveva messo in evidenza “i continui e proficui contatti con la Conferenza episcopale italiana” che “ci hanno permesso di tracciare le prime indicazioni per lo svolgimento in sicurezza delle funzioni religiose, seppure senza la presenza dei fedeli a causa della grave situazione epidemiologica”.

“Il tema dell’esercizio della libertà di culto, cattolico e di altre confessioni religiose, è stato alla mia attenzione fin dall’insorgere dell’emergenza coronavirus”, aveva confidato la titolare del Viminale affermando che avrebbe proposto “al governo, in vista della fase di graduale riapertura, di compiere un passo concreto”. “Dobbiamo – aveva detto – poter tornare a celebrare i funerali, seppure alla presenza soltanto degli stretti congiunti, seguendo le modalità che l’Autorità Ecclesiastica riterrà di applicare nel rispetto delle misure di distanziamento fisico dei partecipanti”. “Non è umanamente sopportabile – aveva osservato – impedire le celebrazioni dei funerali alle tantissime famiglie colpite da un lutto”.