Fase 2. Le disposizioni per le celebrazioni delle esequie

Fase 2. Le disposizioni per le celebrazioni delle esequie

 

Carissimi presbiteri, in riferimento alla risposta fornita in data 30 aprile dal Ministero dell’Interno al quesito sottoposto dalla Segreteria Generale della CEI, con cui si concede, in questa fase di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, la celebrazione liturgica delle esequie, appare opportuno che ogni sacerdote tenga nella dovuta considerazione, oltre allo spirito che deve animare ogni momento liturgico, anche le norme civili e sanitarie emanate.

Per quanto riguarda l’aspetto liturgico-pastorale:

  • Pur essendo concesso che la celebrazione delle esequie possa avvenire anche nel contesto della Messa, in attesa di normative che autorizzino la celebrazione dell’Eucaristia sia festiva che feriale, in spazio all’aperto o in chiesa, si preferisca optare per una Liturgia della Parola, come del resto previsto dal Rito delle esequie (premesse, n. 6). Si lascia al discernimento e alla sapienza pastorale del sacerdote valutare la forma da utilizzare.
  • La celebrazione si svolga in un unico luogo, che potrà essere all’aperto (ad esempio il cimitero) o al chiuso (la chiesa parrocchiale). In questo caso, è necessario che tale spazio sia sufficientemente ampio o tale da garantire la distanza di almeno un metro tra i partecipanti e sia stato precedentemente sanificato. Si ricorda inoltre che la partecipazione al Rito è consentita esclusivamente ai familiari del defunto fino ad un massimo di quindici persone, che indossino le necessarie protezioni per le vie respiratorie.
  • Non è consentito il corteo funebre né assembramenti di altro tipo.
  • Qualora le esequie vengano celebrate durante la Messa, ci si attenga alle disposizioni indicate nella nota complementare CEI del 30 aprile u.s. Sono date indicazioni per la Comunione eucaristica e confermate le altre disposizioni già in vigore per la Messa come ad esempio tralasciare lo scambio del segno di pace.
  • Il celebrante, pur tenendo conto dell’indicazione ministeriale che chiede che il rito «si svolga in un tempo contenuto», avrà cura che dalla celebrazione liturgica emerga sempre l’annuncio della Pasqua del Signore, per aiutare i fedeli a comprendere che i riti cristiani delle esequie che accompagnano l’esperienza della morte, confessano la fede nella Resurrezione.