Il 28 maggio mons. Mario Delpini celebra la Messa Crismale in Duomo

Il 28 maggio mons. Mario Delpini celebra la Messa Crismale in Duomo

In questa celebrazione ampio spazio viene dato alla consacrazione degli olii santi che verranno messi a disposizione di tutte le comunità pastorali e parrocchiali della Diocesi per permettere la celebrazione di alcuni sacramenti: l’olio dei catecumeni per il Battesimo; il crisma per la Cresima e l’Ordine; l’olio per il sacramento dell’unzione degli infermi. Nel contesto di questa celebrazione tutti i sacerdoti sono invitati a rinnovare le promesse fatte nel giorno dell’Ordinazione presbiterale.  Sarà pertanto anche l’occasione per l’Arcivescovo Mario di rivolgersi pubblicamente ai preti della diocesi dopo la quarantena dovuta al Covid-19, nel corso della quale i presbiteri presenti nelle parrocchie e nelle molteplici forme di servizio pastorale, sono stati molto provati. Sia sul fronte celebrativo, come anche nelle tante azioni pastorali di incontro diretto con la propria gente.

La S. Messa crismale, che si celebra annualmente secondo il calendario liturgico la mattina del Giovedì Santo, si svolgerà attenendosi alle norme di distanziamento fisico segnalate dalle autorità governative in vista delle celebrazioni contingentate con il popolo.

Potranno pertanto accedere nella Cattedrale non più di 200 persone, in rappresentanza degli oltre 2000 ordinati, tra diocesani e religiosi. In modo particolare: oltre ai vescovi residenti in Diocesi, sono previsti anche i membri del Consiglio episcopale milanese e del Capitolo metropolitano. Sono inoltre invitati: il Consiglio presbiterale, tutti i Decani e una rappresentanza dei diaconi permanenti, del Seminario, della Vita consacrata, delle Ausiliarie diocesane.

Tutti gli altri sacerdoti, consacrati e religiosi, sono invitati a seguire la diretta della celebrazione della S. messa crismale su: Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre) e in streaming sul portale diocesano www.chiesadimilano.it, sul canale Youtube chiesadimilano e su Radio Mater.

Afferma l’Arcivescovo in occasione di questa celebrazione: «Che nome daremo a questi giorni, così drammatici, così strani? L’alluvione di analisi e di discorsi, di chiacchiere e di polemiche mi rende confuso e capisco che sotto il diluvio delle parole e delle immagini si possano raccogliere argomenti per dire qualsiasi cosa (…). Ma noi cristiani, disposti ad ascoltare la parola di Gesù, che nome diamo a questi giorni? Credo che non possiamo dare altro nome che quello che Gesù proclama nella sua missione fallimentare alla sinagoga di Nazaret: “oggi si è compiuta questa Scrittura che avete ascoltato”. Questo è il nome del nostro tempo: il tempo del compimento della Scrittura che annuncia la presenza del Servo del Signore, investito dello Spirito del Signore».

Accrediti

Per le norme di distanziamento sarà contingentata anche la presenza dei giornalisti e degli operatori televisivi. Si invita, pertanto, chi intende coprire l’evento ad accreditarsi entro mercoledì 27 maggio ore 15.00.

Poiché per le norme anti-contagio è possibile far accedere solo un numero limitato di persone tra operatori e giornalisti si prega di far giungere la richiesta il prima possibile alla mail comunicazione@diocesi.milano.it. Gli operatori potranno posizionarsi nell’area delimitata attorno alla prima colonna sul lato destro guardando l’altare, nel rispetto della norme di distanziamento previste. I giornalisti nelle panche del transetto. Giornalisti e operatori entreranno dalle porte laterali, lato Arcivescovado, e si atteranno alle indicazioni presenti nel prontuario che segue.

Le norme comportamentali generali cui attenersi all’interno della Cattedrale stabilite dalla Fabbrica del Duomo:

In Duomo vige l’obbligo d’ingresso con la mascherina;

all’ingresso, oltre ai consueti controlli di sicurezza, sarete sottoposti alla misurazione della temperatura corporea (divieto d’ingresso con temperatura uguale e/o superiore ai 37,5°);

è vietato l’ingresso a quanti sono stati in contatto nei giorni precedenti con soggetti positivi a Sars2-Covid-19;

è obbligatorio igienizzare le mani al momento dell’ingresso in Duomo;

è necessario osservare le previste misure di distanziamento sociale;

In modo particolare agli operatori della Comunicazione si ricorda che:

non sono consentiti assembramenti di fotografi e operatori, anche sul Sagrato Alto della Cattedrale; e non sono consentite interviste all’interno del Duomo.

Altro appuntamento di grande significato sarà la celebrazione della Solennità di Pentecoste, domenica 31 maggio alle ore 11.00.

Nella chiesa di Santo Stefano Maggiore (P.za S. Stefano, Milano), “parrocchia personale per i migranti”, l’Arcivescovo Mario Delpini presiederà la s. Messa di Pentecoste con le comunità cattoliche dei migranti presenti a Milano e nel territorio della Diocesi. Anche in questo caso, a causa delle norme sanitarie, la partecipazione fisica alla celebrazione e alla “Festa delle Genti”, è stata contingentata con molta attenzione.

«In queste settimane abbiamo utilizzato i social per vivere assieme i momenti comunitari: dalla recita del Rosario tutti i giorni, al commento quotidiano al Vangelo. Sono stati momenti molto apprezzati dalle comunità dei migranti che hanno trovato in quelle occasione momenti di conforto ad una situazione che li ha visti particolarmente penalizzati. Domenica, se pure con le limitazioni necessarie, torniamo a celebrare in presenza e a ribadire la nostra identità di Chiesa dalle genti, rafforzata dall’emergenza sanitaria che ha mostrato come siamo tutti sulla stessa barca», sottolinea don Alberto Vitali, responsabile diocesano della Pastorale dei migranti.

Al fine di evitare assembramenti, si chiede agli addetti alla stampa interessati di limitarsi a seguire la diretta Facebook (sulla pagina Santo Stefano Migranti).