TELECAMERA E CROCE

Il Kurdistan iracheno in preghiera per l’Italia

Una preghiera al Santissimo Crocifisso per chiedere la grazia per l’Italia, per l’Iraq e per tutto il mondo della liberazione dal Coronavirus. L’ha scritta e recitata, al termine della messa, domenica scorsa, in arabo e poi in italiano, padre Samir Yousif, parroco di cinque villaggi a nord di Amadya, nel Kurdistan iracheno. “Abbiamo pregato per il popolo italiano e per la Chiesa in Italia, perché il Signore vi aiuti e vi salvi”, riferisce il sacerdote, che ricorda come “la chiesa italiana, la CEI e la Caritas italiana hanno fatto molto per l’Iraq e per la nostra chiesa, in modo particolare per i profughi”.
All’inizio della celebrazione, padre Samir ha incoraggiato a “pregare insieme davanti alla Croce per chiedere al Signore Crocifisso di salvarci da ogni male, di aiutarci a superare questo momento difficile con le preghiere, con tutte le misure prese che saranno efficaci”. “Ma – ha aggiunto – dobbiamo prendere anche la misura spirituale di pregare insieme, chiedere l’un per l’altro la grazia per la salvezza da ogni male. Usiamo questi momenti di preghiera per essere più forti. Mettiamo la nostra vita nelle mani del Signore, creatore del mondo, nostro Padre, che non ci lascia mai”.

Il testo della preghiera
“Sono in ginocchio ai tuoi piedi, o Gesù Crocifisso, ad adorarti e a ringraziarti per il dono della tua vita per me e per tutti. Tu asciughi le mie lacrime, sei il mio sostegno nei momenti difficili, ascolti il mio lamento e accogli insieme al tuo il mio dolore. Tu conosci il mio cuore stanco ma felice di amarti. E mi fai accettare le difficoltà della vita. Spesso non penso al tuo dolore e vengo a presentarti il mio e tu poni le mani su di me e mi consoli. Curi le mie ferite con il tuo amore, mi prendi tra le braccia e mi fai sentire il tuo cuore che arde di amore per me. Anche ora busso al tuo cuore e ti chiedo una grazia, specialmente per salvarci da questo virus che ha toccato il mondo. Esaudiscimi, o Signore, se quanto chiedo è conforme alla tua volontà. Gesù Crocifisso, accanto a te c’è la nostra madre amata, Maria. E la tua madre è la nostra madre. Accogliendo tutti i sofferenti, siate per loro e per noi consolazione e speranza. Amen”.

Una preghiera per l’Italia dal Kurdistan iracheno

Una preghiera al Santissimo Crocifisso per chiedere la grazia per l’Italia, per l'Iraq e per tutto il mondo della liberazione dal #Coronavirus. L’ha scritta e recitata, al termine della messa, domenica scorsa, in arabo e poi in italiano, padre Samir Yousif, parroco di 5 villaggi a nord di Amadya, nel Kurdistan iracheno.Il testo della preghiera“Sono in ginocchio ai tuoi piedi, o Gesù Crocifisso, ad adorarti e a ringraziarti per il dono della tua vita per me e per tutti. Tu asciughi le mie lacrime, sei il mio sostegno nei momenti difficili, ascolti il mio lamento e accogli insieme al tuo il mio dolore. Tu conosci il mio cuore stanco ma felice di amarti. E mi fai accettare le difficoltà della vita. Spesso non penso al tuo dolore e vengo a presentarti il mio e tu poni le mani su di me e mi consoli. Curi le mie ferite con il tuo amore, mi prendi tra le braccia e mi fai sentire il tuo cuore che arde di amore per me. Anche ora busso al tuo cuore e ti chiedo una grazia, specialmente per salvarci da questo virus che ha toccato il mondo. Esaudiscimi, o Signore, se quanto chiedo è conforme alla tua volontà. Gesù Crocifisso, accanto a te c’è la nostra madre amata, Maria. E la tua madre è la nostra madre. Accogliendo tutti i sofferenti, siate per loro e per noi consolazione e speranza. Amen”.

Pubblicato da CEI – Conferenza Episcopale Italiana su Martedì 17 marzo 2020