Il messaggio di mons. Pennisi per la ripresa delle celebrazioni con il popolo

Il messaggio di mons. Pennisi per la ripresa delle celebrazioni con il popolo

In questi giorni ci prepariamo a una ripresa graduale delle celebrazioni liturgiche con il popolo. Con i miei confratelli Vescovi delle Chiese di Sicilia abbiamo espresso la nostra soddisfazione per il Protocollo sottoscritto fra la Conferenza Episcopale Italiana e il Governo il 7 maggio scorso, che vi è stato notificato tempestivamente dal Vicario generale.
Dopo aver accettato con senso di responsabilità le restrizioni dolorose di questi mesi di emergenza, siamo lieti che si possa aprire una seconda fase a partire da lunedì 18 maggio, che dà la possibilità di una più ampia partecipazione dei fedeli alla vita sacramentale, sebbene a precise condizioni, alle quali invitiamo ad attenervi con diligenza.
Sappiamo bene che l’emergenza Covid-19 non è terminata e, quindi, dobbiamo riprendere con prudenza, responsabilità e fiducia, il cammino della nostra vita di credenti e cittadini. In questa fase di transizione dobbiamo saper coniugare l’attenzione a praticare quanto è necessario a salvaguardia della salute di tutti con l’esigenza di alimentare la nostra fede con la vita liturgica,“culmine e fonte della vita della Chiesa” (SC 10).
La Celebrazione eucaristica, lungi dall’essere una devozione privata o un semplice rito, è il convito pasquale al quale tutti siamo chiamati a partecipare “consapevolmente, piamente e attivamente” (SC 48). Attraverso l’Eucaristia noi entriamo in comunione vitale con Gesù, siamo liberati dalla solitudine, dalla paura e dalla precarietà. Attorno alla mensa eucaristica, radunati dallo Spirito del Signore Risorto, come comunità celebrante, “nell’attesa della sua venuta”, sperimentiamo la nostra fraternità in Cristo e l’appartenenza al popolo santo di Dio.
L’Eucaristia crea un circuito d’amore che ci sprona a vivere nella città dell’uomo come persone concordi, libere, coraggiose, che vogliono vivere la cittadinanza come “palestra di carità”.
Nelle celebrazioni liturgiche con la partecipazione del popolo continueranno ad essere presenti nella nostra preghiera quanti sono morti e le loro famiglie per le quali al dolore per la perdita dei propri cari, si è aggiunto il rammarico di non aver potuto partecipare alla Messa esequiale. Nella preghiera ricorderemo anche le persone che a causa dell’età avanzata, della malferma salute o del timore di essere contagiati hanno difficoltà a recarsi in chiesa. Pregheremo per il personale sanitario che continua a dedicarsi con generosità alla cura dei malati, per le autorità e le forze dell’ordine a servizio del bene comune, per i poveri e tutti coloro che a causa di questa pandemia hanno difficoltà a mantenere la loro famiglia con il proprio lavoro.
Anche se partecipare attivamente e comunitariamente all’Eucaristia e assistere alla Messa attraverso uno schermo non è la stessa cosa, tuttavia, coloro che per gravi motivi non possono recarsi in chiesa e sono dispensati dall’adempiere al precetto festivo, fanno bene a seguire le celebrazioni attraverso i mezzi di comunicazione sociale. I parroci valuteranno responsabilmente la possibilità di portare a casa la comunione eucaristica alle persone anziane e malate che ne faranno richiesta, nel rigoroso rispetto delle norme sanitarie con gli adeguati dispositivi di protezione individuale.
Invito i presbiteri, i diaconi e i fedeli laici che come volontari si sono resi disponibili all’attività caritativa che si è moltiplicata di fronte alle tante nuove situazioni di povertà, a continuare nel loro generoso impegno.
Inoltre, invito coloro che esercitano un ministero nella Chiesa e i membri delle Aggregazioni laicali a rendersi disponibili per garantire, durante le assemblee liturgiche, il rispetto delle misure di sicurezza e per mostrare l’accoglienza gioiosa della comunità ecclesiale a tutti coloro che parteciperanno alle celebrazioni.
Speriamo che nelle prossime fasi di uscita graduale e progressiva dall’emergenza si possano riprendere anche le attività parrocchiali comunitarie, la vita associativa di gruppi e movimenti, insieme a tutte quelle attività educative e catechetiche rivolte ai ragazzi e ai giovani ed in particolare a coloro che, senza scelte affrettate, devono continuare la preparazione a ricevere i sacramenti della Confermazione e della prima Comunione quando sarà possibile.
La collaborazione di tutti e la disponibilità ad affrontare anche qualche disagio, saranno importanti per salvaguardare la salute e anche una partecipazione orante alle celebrazioni. Ai pastori e ai loro collaboratori non mancherà la capacità di trovare soluzioni di buon senso ispirate alla carità pastorale. Alcuni parroci con la mia autorizzazione si stanno orientando per celebrazioni dignitose all’aperto o ad incrementare il numero delle Messe.
Il prossimo giovedì 14 maggio, vi esorto ad aderire alla richiesta del Santo Padre per una Giornata di preghiera, digiuno e opere di carità, all’insegna della fratellanza universale per implorare Dio che aiuti l’umanità a superare l’attuale pandemia, nella condivisione con i credenti di tutte le religioni.
Nel pomeriggio di giovedì 28 maggio, vi invito ad unirvi spiritualmente in preghiera alla Consulta Diocesana per le Aggregazioni Laicali per la Veglia di Pentecoste, che sarà celebrata nella nostra Cattedrale alle ore 18.30 e verrà trasmessa in diretta streaming.
Un momento forte di comunione ecclesiale sarà la grazia di poter celebrare la Messa Crismale che avrà luogo in Cattedrale sabato, 30 maggio alle ore 9.30, vigilia della Pentecoste, con la benedizione degli Sacri Oli, che serviranno per i sacramenti del Battesimo, della Confermazione, dell’Ordine sacro e dell’Unzione degli infermi. Ad essa prenderanno parte i presbiteri, i diaconi, i seminaristi e i membri del Consiglio pastorale diocesano. la celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming.
Approfittiamo di questi giorni che ci separano dalla data della riapertura, per riscoprire il valore dell’Eucaristia e per riassaporare la bellezza di essere Chiesa che celebra il Risorto che si fa nostro compagno nel cammino della vita.
Lo Spirito di Gesù Cristo Risorto, vi doni gioia, pace e novità di vita.
Vi benedico di cuore.