La Chiesa di Genova per i più fragili: i servizi di Caritas e Auxilium

La Chiesa di Genova per i più fragili: i servizi di Caritas e Auxilium

Anche e soprattutto in tempo di emergenza sanitaria, la solidarietà e la carità non si fermano. Con una fitta catena di forze messe in campo da istituzioni civili e religiose a livello nazionale e locale si continua a far fronte alle sempre più numerose richieste di aiuto dei più deboli e dei più fragili. Ne abbiamo parlato con i responsabili di Caritas diocesana e di Fondazione Auxilium che ci hanno fornito dati e indicazioni.

I CENTRI DI ASCOLTO VICARIALI

Anche se – per ottemperanza alle disposizioni governative – i locali dei Centri di Ascolto sono chiusi, risulta comunque efficace il sostegno a distanza: ogni centro ha un numero di telefono esposto sulla porta a cui si può far riferimento per urgenze e, oltre a ciò, i volontari si sono organizzati per tenere rapporti telefonici costanti con le famiglie seguite e farsi presenti ove indispensabile, nel rispetto di tutte le prescrizioni impartite e con l’obiettivo di conciliare esigenze sanitarie e urgenze sociali. Sono oltre 5400 le persone seguite nel 2019. E si ipotizza si possa arrivare, a causa anche dell’emergenza sanitaria, a un incremento per il 2020 del 25%.

Grazie ad un primo contributo immediato giunto dalla CEI – Conferenza Episcopale Italiana, alle Caritas Diocesane tramite Caritas Italiana, Caritas Genova sta supportando i Centri di Ascolto Vicariali per rinforzare la risposta al bisogno alimentare delle famiglie seguite, contribuendo così alla spesa tramite buoni, pacchi viveri e altre forme di aiuto. Il tutto grazie anche alla collaborazione di Vicari e Parroci che si sono messi a disposizione per sostenere l’azione dei Centri di Ascolto sul loro territorio, in questo momento così particolare. Fino a Pasqua sono stati distribuiti buoni alimentari per un totale di euro 49.000.

Caritas informa che si sono avvicinati ai Centri di Ascolto anche nuove categorie di persone, messe purtroppo in difficoltà da quello che questa emergenza sanitaria comporta. In particolare: lavoratori precari, piccoli artigiani e commercianti, famiglie che vivevano con la pensione di un anziano poi defunto.

La lista dei Centri di Ascolto Vicariali con il relativo numero da contattare è disponibile al link: http://www.caritasgenova.it/763-coronavirus-centri-di-ascolto-sostegno-ai-bisogni-primari-delle-famiglie-in-difficolta.html

È importante – raccomandano gli operatori – mantenere la territorialità e contattare per esigenze solo il Centro della propria zona!

SERVIZIO MENSA

Le Mense promosse dalla Caritas attualmente dispensano i pasti esclusivamente con il sistema dell’asporto.

Quotidianamente vengono distribuiti all’incirca 800 pasti.

Ecco la lista delle Mense aperte:

– Auxilium (Via Bozzano 12) tutti i giorni pranzo e cena

– Casa della Giovane (p.zza S. Sabina 4) martedì-mercoledì-giovedì solo cena (distribuzione dal pomeriggio)

– Convento del Padre Santo (Piazza Dei Cappuccini 1) dal lunedì al sabato solo pranzo

– Ist. Suore Brignoline (V.le Centurione Bracelli 13) tutti i giorni solo pranzo

– ‘SoleLuna Onlus’ (Cornigliano) tutti i giorni escluso il sabato pranzo e cena

– S. Maria di Castello (Sal. S. Maria di Castello 15) venerdì solo cena

– Com. Evangelici (Via Pre’) lunedì e venerdì solo cena

– Suore Missionarie della Carità (Via Pomà, 2 – Pra’) tutti i giorni escluso il giovedì solo cena (distribuzione dal pomeriggio)

ACCOGLIENZA NOTTURNA

Le accoglienze notturne gestite dalla Fondazione Auxilium, a causa dell’emergenza Covid non sono attualmente con apertura serale e notturna ma, per permettere di rispettare le disposizioni governative, sono con accoglienza continua sulle 24 ore. Sono complete in termini di posti a disposizione. Al momento al Monastero sono accolte 80 persone. Sono 300 quelle accolte in tutta la città.

Restano temporaneamente sospese le dimissioni e le nuove accoglienze per favorire la vigilanza sanitaria sulle persone già accolte.

È stato effettuato uno sforzo per aumentare la disponibilità di posti letto. È attiva una lista d’attesa che al momento conta 40 persone.