Lea si sta preparando per l’incontro online di catechismo; Imma è veramente super e anche se ai bambini manca il contatto tra loro, quel piccolo momento insieme, settimana dopo settimana, è diventato importante per tutti. Mamma e papà si collegano a turno per l’appuntamento e poi se ne riparla insieme e ci si mette al lavoro per l’attività proposta.
Insomma tutta la famiglia ha scoperto quanto sia bello stare cuore a cuore con Gesù, soprattutto ora.
Il computer acceso annuncia l’ingresso dei vari bambini e all’inizio è tutto un gran vociare; Imma saluta i piccoli e anche le loro famiglie in collegamento e come di consueto chiede se qualcuno vuole raccontare o domandare qualcosa. Pietro dice
orgoglioso di aver costituito con i fratelli una band musicale e che hanno tenuto un loro primo spettacolo per i genitori. Sara racconta che casa è ormai piena di segnali stradali di Gesù.
Tutti scoppiano a ridere; Imma guarda felice i volti dei bambini sullo schermo e si rende conto che Alex non ha mai parlato in quei momenti insieme. È stato sempre presente, ma non ha mai raccontato un aneddoto sulla sua quarantena. Così lo
interpella direttamente: “Alex tu vuoi parlarci di qualcosa?”
Il bambino chiamato in causa sembra sussultare, poi con fare sommesso comincia un racconto che Imma non si sarebbe mai aspettata.
“Non vedo l’ora che finisca tutto, ma non per andare di nuovo in bici, e sapete quanto mi piace farlo, piuttosto per riavere il mio papà con noi”, dice tutto d’un fiato.
“Perché dov’è andato?”, chiede Imma.
“Il mio papà fa il dottore e in questo periodo sta quasi sempre in ospedale; mi manca tanto e ho paura per lui, anche se mi ha detto che, quando deve avvicinarsi a chi sta male, indossa sempre delle tute spaziali che lo proteggono dal virus …”, il bambino che inizialmente sembrava non voler parlare, ora è un fiume in piena, mentre gli altri ragazzini stanno tutti in silenzio.