L’appello dell’Ente dello Spettacolo a non dimenticare editoria e festival di settore

L’appello dell’Ente dello Spettacolo a non dimenticare editoria e festival di settore

La Fondazione Ente dello Spettacolo esprime soddisfazione per le misure contenute nel Decreto “Cura Italia” a sostegno del settore del cinema e dell’audiovisivo. “La Fondazione – dichiara Mons. Davide Milani, Presidente FEdS – accoglie con gratitudine il lavoro del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, a favore di un settore nevralgico come quello della cultura e dello spettacolo, in un momento dove le emergenze sono purtroppo tante, alcune di vitale importanza per il futuro del Paese”.
Nel sottolineare l’apprezzamento per uno sforzo ingente “a partire dall’istituzione di un ‘fondo emergenziale’ di 130 milioni destinato agli operatori di tutta la filiera”, Mons. Davide Milani invita
anche a non dimenticare “le tante imprese editoriali che lavorano nella diffusione della cultura
dell’audiovisivo e che continuano a garantire, pure in presenza di difficoltà oggettive nell’organizzazione del lavoro e dello sviluppo dei contenuti, un servizio di qualità finalizzato alla divulgazione, formazione e riflessione critica sul cinema per quanti in questi giorni sono costretti a rimanere a casa”. Sarebbe auspicabile, nello specifico, “non ritardare i tempi di pubblicazione del bando promozione 2020, che consentirebbe a tutti gli operatori in cultura di gestire questa fase con maggiori certezze”.
Nel ribadire la fiducia nell’operato del governo, Fondazione Ente dello Spettacolo aderisce poi all’appello di AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema, per un intervento urgente a tutela del comparto festivaliero, travolto da un’emergenza che ha già costretto numerose manifestazioni e rassegne alla cancellazione o allo spostamento sine die delle proprie attività, con pesanti ripercussioni dal punto di vista finanziario. Iniziative che vanno sostenute e preservate per quanto incidono sul tessuto socio culturale italiano lavorando in profondità nei territori, favorendo la circolazione dei film di qualità e la partecipazione attiva dei pubblici a preziose esperienze di fruizione e condivisione collettiva.