Com’era purtroppo prevedibile, l’emergenza da coronavirus che siamo costretti ad affrontare non è solamente sanitaria ma anche economica e sociale.
Pur tra le difficoltà, la Caritas dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio riesce a tenere attivi tutti i propri servizi, dalle docce alla distribuzione di indumenti e pacchi-viveri, dalla mensa all’ambulatorio medico e al Centro di ascolto. Naturalmente nel rispetto delle regole per quanto riguarda la sanificazione degli ambienti, le distanze tra le persone, l’igiene personale e l’uso di guanti e mascherine.
Oltre a ciò, in questo periodo emergenziale, la Caritas diocesana ha deciso di allargare i tempi di fruizione dei propri servizi: la mensa di via Brasavola è aperta due ore al giorno invece di una, i pacchi-viveri vengono distribuiti quotidianamente, mattina e pomeriggio, invece che due giorni alla settimana. Questo per far ‘diluire’ il più possibile l’afflusso di persone, evitando così possibili assembramenti.
Circa 80 – nella media – sono ancora le persone che usufruiscono, a pranzo e colazione, dei servizi della mensa, mentre dall’inizio dell’emergenza sono aumentati i pacchi-viveri distribuiti, soprattutto per il maggior afflusso di circensi e giostrai (dei quali, oltre a Caritas, se ne occupa anche il Banco Alimentare). Ma non solo: anche altre persone si rivolgono alla Caritas per richiedere pacchi alimentari, fra cui molti italiani che prima dell’emergenza vivevano facendo piccoli lavoretti, ora impossibilitati a svolgerli, e soprattutto le persone escluse dal bonus alimentare: senza fissa dimora, immigrati con un lavoro a tempo determinato, richiedenti asilo o con un permesso umanitario.
Un telefono per chi ha bisogno di aiuto
Oltre a ciò, la nostra Caritas diocesana ha attivato una linea telefonica per diverse necessità, fra le quali la possibilità di prendere appuntamento per il ritiro dei pacchi-viveri o per riceverli a casa per le persone indigenti che non possono muoversi. Il numero di telefono da chiamare, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, è 388-9706494.
Una casa per gli operatori sanitari
A inizio marzo la nostra Arcidiocesi ha avviato anche un progetto di accoglienza degli operatori sanitari in quarantena. L’accordo stipulato tra la Caritas diocesana e la parrocchia cittadina di Santa Caterina Vegri-Quacchio riguarda un appartamento in via Pacinotti per quattro persone. A tutt’oggi non ci sono state richieste.
Farmaci e alimenti dalle Caritas parrocchiali
Seppur in maniera limitata rispetto a prima dell’inizio dell’emergenza, anche le Caritas parrocchiali del nostro territorio cercano di proseguire la loro fondamentale attività. Oltre alla distribuzione di pacchi alimentari grazie a comunità come quelle di S. Caterina-Quacchio e S. Agostino, solo per citarne due – segnaliamo come la Caritas della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di Ferrara insieme alla farmacia comunale n.10 ha organizzato un servizio di consegna farmaci a domicilio rivolto esclusivamente a persone residenti in zona Viale Krasnodar e vie limitrofe. Vengono consegnati farmaci da prescrizione, parafarmaci, alimenti per celiaci e nefropatici. Il numero da chiamare è 0532-903296.
Un libro in regalo per i bambini
A breve sul sito della Caritas – www.caritasfe.it – sarà disponibile gratuitamente il nuovo libro autoprodotto intitolato “Storie Dal Mondo”, una raccolta di otto storie provenienti da Paesi diversi e tradotte in sei differenti lingue: Italiano, Inglese, Francese, Arabo, Rumeno, Ucraino. “Storie Dal Mondo” è sia in versione scritta sia in versione audiolibro. Il libro nella sua versione cartacea è arricchito dai disegni dei bambini che per primi hanno ascoltato i racconti. Caritas, inoltre, chiede ai bambini di inviare i loro disegni all’indirizzo amici@caritasfe.it, per pubblicarli il prima possibile sul proprio sito.
Come sostenere la Caritas diocesana
Bonifico bancario (causale “Emergenza Coronavirus”): c/c IT 22 S 05387 13005 000 000 006 664 – Intestato a Caritas Diocesana di Ferrara-Comacchio, BPER corso Martiri della Libertà 55, Ferrara.