Foto: Caritas Italiana

Le strutture ecclesiali per la Protezione Civile, i medici e le persone in quarantena / 1

“Non sprecate questi giorni difficili”. È l’appello del Santo Padre a ritrovare – in questo periodo in cui l’attenzione agli altri è messa a dura prova – la concretezza dei gesti quotidiani e delle relazioni.
La Presidenza della CEI, pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche in cui anche tante Diocesi versano, incoraggia ad abbracciare con convinzione scelte solidali, che possano contribuire a rispondere all’emergenza Covid-19.
Di fatto, molte Diocesi italiane – a partire dalle più provate dall’emergenza – già hanno aperto le porte: Bergamo ha messo a disposizione di medici e infermieri 50 camere singole del Seminario, altre 10 le ha offerte Lodi e così Roma e TarantoCremona ha reso disponibili 25 posti per operatori sanitari che dopo il lavoro non possono rientrare in famiglia per non mettere a rischio i familiari; Crema ospiterà 35 medici cinesi che verranno a supporto dell’ospedale cittadino e di quello da campo che verrà costruito nei prossimi giorni in uno spazio della diocesi. Altre diocesi – BresciaRomaTricaricoSan Marco Argentano-ScaleaReggio CalabriaCassano allo JonioSiracusa – hanno offerto le proprie strutture per l’accoglienza di persone in quarantena o si accollano il pagamento alberghiero di pazienti che possono uscire dall’ospedale (Bergamo), liberando posti.
Altre – MilanoRiminiLanusei… – hanno messo a disposizione strutture per la Protezione Civile. Altre stanno dando ospitalità a persone senza fissa dimora: PaviaLodiGoriziaBelluno-FeltrePiacenzaParmaSan Marco Argentano-ScaleaBari-BitontoNardò-GallipoliCerignola-Ascoli… Un’attenzione particolare alcune Diocesi la stanno rivolgendo al mondo del carcere e alle condizioni di quanti escono a fine pena e si trovano senza alternative.
Si tratta di una mappa della carità ampia e in continuo aggiornamento, per sostenere la quale Caritas Italiana lancia una campagna di raccolta fondi, della durata di un mese. “È il tempo della responsabilità e insieme possiamo dare un segno concreto di speranza e conforto; le Chiese locali, in questo modo, potranno continuare a non far mancare il dinamismo forte della carità”, afferma don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, che lancia la campagna “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”.
Per contribuire alla raccolta fondi di Caritas Italiana (via Aurelia 796 − 00165 Roma) utilizzare il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o un bonifico bancario (con la causale “Emergenza Coronavirus”) tramite:
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
(in allegato l’elenco – incompleto e in continuo aggiornamento – delle strutture di accoglienza messe a disposizione dalle Diocesi)