Nei giorni scorsi l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone, ha rivolto un messaggio di saluto a tutti i turisti ed i villeggianti presenti sul territorio diocesano, in una stagione estiva storica, segnata dal dolore di tante vittime e da difficoltà economiche.
«Più degli anni passati – scrive l’Arcivescovo – ci si lascia dietro tutto ciò imboccando l’autostrada che porta verso il mare calmo o la quiete delle montagne. Eppure, in ciascuno di noi, non manca il sentimento che, come un tarlo, dice che non siamo né sofferenti, né insoddisfatti, ma di certo colpiti da amarezza. L’uomo che si riteneva padrone del mondo e di tutte le cose s’è scoperto vulnerabile ed impotente davanti ad un minuscolo virus che gli ha cancellato le certezze e gran parte delle aspettative future. Ma a guardar bene, proprio nella pienezza che questo vuoto schiude, v’è la radice del cambiamento, del meglio. “Non senti che io, il Signore, sono nel dolore proprio come il mio popolo Israele è nel dolore? Guarda da che luogo io ti parlo: dalle spine” (Esodo Rabbah 2,5). Questo passo rabbinico – spiega il Presule – restituisce un’immagine di grande forza: il Cristo che soffre, che parla dal dolore della croce, rompe la sua apparente alterità ed accetta di condividere con la sua creatura il peso del dolore».
L’invito dell’Arcivescovo Bertolone è quello di percorrere un sentiero nuovo che richiama l’uomo a camminare da solo per trovare sé stesso e a farsi prossimo per chi incontra. Per Mons. Bertolone «sono i sentieri dell’anima, lungo i quali – nel periodo delle vacanze – si può procedere per respirare aria non inquinata e godersi il meritato riposo dalle fatiche quotidiane, ma pure per avere un orizzonte più libero e largo sulla storia e sul mondo, rifuggendo dalla tentazione di ridurre al minimo atti e pensieri o di cedere al realismo più bieco. È pure su questo, sull’avventura dello spirito e sulla cura dell’anima, come sul rifiorire della coscienza ed il rinascere del cuore e della mente, che si fonda e si programma una vacanza».
Nel porgere ai turisti un benvenuto in questa terra “incontaminata e culla di bellezza”, l’Arcivescovo Bertolone, proponendo gli orari delle celebrazioni nelle località turistiche della diocesi, augura a tutti di ritrovare energie fisiche per ritemprare lo spirito nella ricerca di ogni vero bene desiderato.