Mons. Cetoloni: “Dio, apri le braccia della tua misericordia”

Mons. Cetoloni: “Dio, apri le braccia della tua misericordia”

La sola voce del vescovo Rodolfo è riecheggiata questa mattina al cimitero di Sterpeto e a quello della Misericordia, a Grosseto, dove ha intonato l’antico canto dell’Eterno riposo. E’ così che il Vescovo ha vissuto il venerdì della misericordia indetto dalla Chiesa italiana in questo giorno per pregare in suffragio di tutti i defunti ed in modo particolare per le vittime del coronavirus, morti nella solitudine dagli affetti e senza la possibilità del funerale. Il desiderio è stato quello di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore.

Un atto di pietà che il vescovo Rodolfo ha effettuato nei due cimiteri del capoluogo chiusi alla visita delle persone. Il Vescovo, entrando nei due cimiteri, ha pregato con il Salmo 129 “Dal profondo a te grido, Signore”, ha poi sostato in ginocchio nelle due cappelle e, infine, ha benedetto le tombe. A Sterpeto si è raccolto in preghiera anche dinanzi alla tomba del suo predecessore, il vescovo Adelmo Tacconi, e ha poi raggiunto il quadro delle ultime sepolture.

A questo segno, il vescovo Rodolfo ha desiderato aggiungerne un altro. Nel pomeriggio si recherà nella cappella dell’ospedale Misericordia di Grosseto e alle 16.30 celebrerà la Messa a porte chiuse, in diretta facebook sulla pagina della Diocesi.

 

Ecco la preghiera recitata dal Vescovo nei due cimiteri:

Sii benedetto, o Dio,

Padre del Signore nostro Gesù Cristo,

che nella tua grande misericordia ci hai rigenerati

mediante la risurrezione di Gesù dai morti

a una speranza viva,

per una eredità che non si corrompe e non marcisce;

ascolta la preghiera che, in questi giorni di prova,

rivolgiamo a te

per tutti i nostri cari che hanno lasciato questo mondo:

apri le braccia della tua misericordia

e ricevili nell’assemblea gloriosa della santa Gerusalemme.

Nella fatica del tempo che viviamo

conforta quanti sono nel dolore del distacco

con la certezza che i morti vivono in te

e anche i corpi affidati alla terra

saranno un giorno partecipi

della vittoria pasquale del tuo Figlio.

Accogli, o Dio Onnipotente, la preghiera che,

come Vescovo di questa Chiesa che mi hai affidato,

elevo a te in suffragio di questi tuoi figli defunti

e per il bene di tutto il tuo popolo.

Ti raccomando in particolare quanti, in questi giorni,

hanno pagato con la vita il loro servizio,

donando tutto se stessi nel servizio dei fratelli.

Tu che sul cammino della Chiesa

hai posto quale segno luminoso la beata Vergine Maria,

per sua intercessione sostieni la nostra fede,

perché nessun ostacolo ci faccia deviare

dalla strada che porta a te,

che sei la gioia senza fine.

Per Cristo nostro Signore. Amen.