Mons. De Luca: Maria, il bacio del cielo

Mons. De Luca: Maria, il bacio del cielo

Pur nella difficoltà dell’attuale situazione sanitaria e nell’impossibilità di celebrare il mese di maggio nelle comunità, oggi iniziamo questo itinerario mariano che conduce i cristiani a riscoprire la dimensione del discepolato nell’esperienza di Maria, la madre di Gesù.

Il Santo Padre Francesco, nella sua recente lettera ai fedeli, afferma: “Ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità”.

Quest’anno la diffusione del virus ha violentemente fermato le attività delle comunità parrocchiali, soprattutto la Celebrazione Eucaristica, mortificando le iniziative e, spesso, spegnendo anche gli entusiasmi. Si avverte la difficoltà della privazione spirituale degli eventi celebrativi, manca l’Eucaristia e la comunità. In questa situazione di crisi siamo chiamati ancora una volta a riscoprire la presenza di Gesù Cristo nella preghiera in famiglia, nella Parola di Dio e nell’esercizio costante della carità.

Papa Francesco ci ricorda che è necessario riscoprire la dimensione domestica della fede, pregare e celebrare la fede in famiglia è la possibilità che oggi ci viene offerta. Vi invito a non sciupare questo tempo che, pur con mille difficoltà, forse ci sta indicando nuovi percorsi e nuove possibilità a cui non avevamo pensato.

Nella tradizione cristiana il mese di maggio è l’opportunità che ci è data per puntare e riflettere sulla straordinaria fede di Maria attraverso la preghiera del santo Rosario. Meditando e pregando i misteri della vita di Cristo, ricordiamo Colei che, in modo tutto particolare, ha collaborato nell’opera della redenzione attuata da Gesù, senza per questo oscurare l’unico nostro Redentore e la sua opera salvifica. Infatti non c’è nessun pericolo che onorando la Madre non si onori anche il Figlio e viceversa, così come la Chiesa insegna.

Maria accolse e generò il Figlio nel cuore e nella carne e così porto la vita al mondo (cf. LG, 53), su di lei la grazia di Dio si è manifestata in modo tutto speciale; in quanto donna, madre e discepola di suo Figlio è chiamata beata da tutte le generazioni (Lc 1, 48); con la consegna di Gesù morente ha esteso la sua maternità a tutti gli uomini “generati dalla morte di Cristo per una vita che non avrà mai fine” (Prefazio BVM III). Ora accompagna con materno amore la Chiesa e la protegge nel cammino verso la patria, indicando e tracciando un percorso sicuro di vita cristiana. In Lei cogliamo l’ostinato ottimismo di Dio, che rigenera la storia con la libertà di un semplice sì!

Con accenti poetici, la sensibilità di una donna così ha scritto di Maria: «Quando il cielo baciò la terra nacque Maria che vuol dire la semplice, la buona, la colma di grazia. Maria è il respiro dell’anima è l’ultimo soffio dell’uomo» (Alda Merini).

Invochiamo la Madre della Chiesa, Maria, a lei, madre nostra, rivolgiamo lo sguardo, sicuri di ricevere il suo aiuto e la sua protezione. La preghiera del santo Rosario alimenti in noi la certezza che, come Maria, siamo chiamati a vivere i misteri di Cristo, nell’attesa di contemplarlo un giorno, uniti nella stessa gloria.

Buon mese di maggio!