Siamo ormai giunti alla Settimana Santa che quest’anno vivremo in maniera del tutto inedita, trasformando l’attuale difficoltà di incontrarci nelle nostre chiese, in una diversa opportunità di comunione ecclesiale, prolungandosi l’emergenza sanitaria a causa dell’epidemia COVID-19. Seguiremo le indicazioni fornite all’intera Chiesa cattolica dalla Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei sacramenti, in data 19.03.2020 e 25.03.2020, con due decreti contenenti delle indicazioni generali e suggerimenti ai Vescovi per la celebrazione della Settimana Santa. Anche la Presidenza della CEI, in data 25.03.2020, ha reso noto un comunicato con cui sono stati dati orientamenti precisi alle diocesi. Con questa lettera pertanto è mia intenzione comunicare alcune disposizioni applicative per la nostra Comunità diocesana, nella viva speranza che possano aiutarci a vivere questi giorni santi nella maniera migliore. Quanto comunico a tutti è frutto di più incontri con sacerdoti in videoconferenza.
- Come abbiamo sperimentato per gli esercizi spirituali diocesani dal 18 al 25 marzo, i mezzi di comunicazione sociale rappresentano in questo tempo una grande e provvidenziale risorsa. A tal proposito, per la Settimana Santa è parso bene, per porre in evidenza la comunione diocesana fra tutte le parrocchie, stabilire che i riti del Triduo pasquale vengano seguiti da tutti, per quanto possibile, attraverso un’unica trasmissione in streaming dalla rinnovata Cappella dell’Episcopio (non potendo celebrare, per motivi tecnici, in Cattedrale). Con questa scelta si vuole rendere visibile l’unità celebrativa e la comunione di tutte le parrocchie con il Pastore della Diocesi. Ho chiesto ai sacerdoti, soprattutto ai parroci, di celebrare (non concelebrare) nelle loro parrocchie allo stesso orario in cui celebrerò in Episcopio, in modo che sia resa tangibile la comunione tra il Vescovo e il suo Presbiterio e di tutta la comunità diocesana con il suo Pastore.
- Tutte le Celebrazioni saranno trasmesse in diretta su TVRS, alle ore 18.00 sul canale 111 del digitale terrestre, ad eccezione della Veglia pasquale, sabato 11 Aprile, che verrà trasmessa alle ore 20.30 sul canale 11 del digitale terrestre. Di seguito gli orari: Domenica delle Palme: S. Messa ore 18.00; Giovedì e Venerdì santo: ore 18.00; Veglia pasquale: ore 20.30; Domenica di Pasqua: ore 18.00.
Le Celebrazioni potranno essere seguite anche dai social della diocesi (canale YouTube di Radio Ascoli TV, pagine Facebook della diocesi e di Radio Ascoli e in audio sulle frequenze di Radio Ascoli, in streaming su www.radioascoli.it e sulla pagina Facebook di Cronache Picene).
- Perché nelle parrocchie non venga meno l’aspetto comunitario della celebrazione della Pasqua, si è deciso che la Domenica delle Palme e il giorno di Pasqua i sacerdoti si preoccupino di trasmettere le Celebrazioni in streaming dalle parrocchie, mantenendo così un diretto contatto con i parrocchiani. Proprio per questo il Vescovo in questi due giorni celebrerà di pomeriggio (17.40 Rosario; 18.00 S. Messa), essendo ormai quest’orario consolidato da diverse settimane.
- Alcuni aspetti pratici importanti: per le Celebrazioni della Settimana Santa, il decreto del Governo concede che, accanto al celebrante, «sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione»; questo sempre fatte salve le misure igienico-sanitarie, a partire dalla distanza fisica. Le persone sopramenzionate dovranno essere munite di autocertificazione, contenente il nome e l’indirizzo della chiesa, il giorno e l’ora della celebrazione, secondo le disposizioni del Governo e della CEI (cfr. Nota della Presidenza CEI del 25.03.2020 e Nota del Ministero dell’Interno).
- Calendario delle Celebrazioni della Settimana Santa e relative indicazioni:
5.1. Domenica delle Palme
Per quanto riguarda gli aspetti celebrativi, ricordo ai sacerdoti che il Comunicato CEI prescrive che nelle chiese parrocchiali l’ingresso del Signore sia commemorato in forma semplice, secondo la terza forma suggerita dal Messale (Messale Romano, pag. 121). Per la distribuzione delle palme – segno a cui la nostra gente è molto legata – suggerisco che ogni parrocchia si organizzi nel modo che ritiene più opportuno: ho già invitato i Parroci a sentirsi tra loro ed eventualmente ad accordarsi con i Sindaci dei rispettivi Comuni: è auspicabile che le parrocchie appartenenti allo stesso Comune lavorino insieme per pensare ad una medesima forma di distribuzione, sempre fatte salve le norme igienico-sanitarie. La scelta di lasciare le palme in chiesa o esternamente vicino all’ingresso perché i fedeli possano prenderle autonomamente non è ammessa in nessun caso.
5.2. Giovedì Santo
La Messa Crismale è rimandata a data da destinarsi dopo la fine dell’emergenza COVID19. Per la Messa in Coena Domini, si ometta la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione e il Santissimo venga riposto nel tabernacolo. Per l’adorazione eucaristica, ogni sacerdote scelga la forma che gli sembra più opportuna con la dovuta prudenza .
5.3. Venerdì Santo
Il Vescovo nella preghiera universale aggiungerà una speciale intenzione per i malati, i morti a causa dell’epidemia, gli operatori sanitari, chi si trova in situazione di abbandono e smarrimento. L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante. Quanto prima sarà inviata ai sacerdoti una speciale intenzione da inserire nella preghiera universale.
5.4. Sabato Santo
Si omette l’accensione del fuoco, si accende il Cero e, omessa la processione, si esegue l’annunzio pasquale (Exsultet). Segue la “liturgia della Parola”. Per la “liturgia battesimale”, soltanto si rinnoveranno le promesse battesimali. Quindi la “liturgia eucaristica”.
- Piccoli segni da compiersi in famiglia
Nel confronto- videoconferenze con i sacerdoti è emerso più volte il desiderio di fornire alle famiglie, che seguiranno le celebrazioni del Triduo Pasquale obbligate a restare in casa, il suggerimento di alcuni gesti o segni che permettano loro di sentire il clima e il senso della Pasqua, connessi con tutti i cristiani della nostra Diocesi e non solo. E’ mia cura, come ho già iniziato a fare, di indicarli ogni sera durante la celebrazione della Santa Messa e nella rubrica che immediatamente segue intitolata “spazio aperto”. Ecco, a titolo esemplificativo, alcune proposte: per il Giovedì Santo, la lavanda dei piedi dei membri della famiglia, compiuta o dal papà o dalla mamma oppure si colga l’occasione per sottolineare il valore evangelico dell’assistenza alle persone malate in casa; per il Venerdì Santo, oltre il digiuno, il bacio della Croce e un tempo di adorazione familiare della Croce meditando la Passione del Signore o compiendo la Via Crucis ; per il Sabato Santo, l’accensione di un lume o di una candela, preparare l’acqua che sarà benedetta dal Vescovo, segno della rinascita battesimale e servirà per la benedizione pasquale che quest’anno i parroci non hanno potuto finora effettuare; per la Domenica di Pasqua, la benedizione del capofamiglia al momento del pranzo, quando tutti saranno riuniti a tavola.
Carissimi fratelli e sorelle, quest’anno viviamo insieme i misteri della Pasqua in maniera insolita, ma non meno intensa, valorizzando ogni strumento ed opportunità che ci vien data per crescere nella fede e nell’amore verso il Signore e i fratelli. Insieme ci troviamo ad affrontare una medesima battaglia e stiamo imparando che nessuno si salva da solo. Le difficoltà del momento e le restrizioni imposteci talora molto faticose, ci fanno riflettere sulla necessità di essere gli uni responsabili degli altri e sulla inestimabile grandezza del dono che abbiamo di accedere all’Eucaristia (in questi mesi purtroppo forzatamente privati) . Possano questi giorni di quarantena alimentare in tutti la volontà di una vita cristiana più seria e sincera. Se così sarà non avremo trascorso invano questa prova e ripartiremo più forti nella fede, più saldi nell’impegno di seguire Gesù e testimoniare la gioia del Vangelo. Mentre auguro di trascorrere la Settimana Santa con questi comuni intenti, invoco su voi tutti la benedizione del Signore, crocifisso per noi, augurando per ciascuno che la luce del Risorto rischiari le ombre che sembrano avvolgerci in questo momento, sapendo che Lui ha già vinto.