Quest’anno la domenica delle Palme si caratterizza come Domenica della Passione di Cristo, alla quale sono associate tante persone che soffrono a causa della pandemia del Coronavirus, delle difficoltà economiche e della solitudine.
Sarà un modo insolito di celebrare la Settimana Santa, durante la quale la Chiesa ripresenta i misteri della nostra salvezza, senza poter partecipare pienamente alle funzioni liturgiche, alla Via Crucis, alle tradizionali processioni e manifestazioni della pietà popolare.
Non possiamo però rinunciare a vivere la Pasqua. C’è una Pasqua da celebrare nella liturgia e una pasqua da celebrare nella vita, una Pasqua da celebrare dentro la chiesa, e una Pasqua da vivere a casa in famiglia. C’è una pasqua della condivisione e della solidarietà, dell’attenzione al prossimo e ai bisogni dei deboli, che in queste settimane è già segno di Risurrezione. Vi chiedo di unirvi alla mia preghiera per i vostri parroci, che in tanti modi hanno cercato di assicurare a tutti voi la loro paternità pastorale, soprattutto con l’attenzione ai più poveri.
Quest’anno le celebrazioni della Settimana Santa, per disposizione del Governo recepite dai Vescovi, avverranno senza il concorso del popolo, sarà possibile parteciparvi, distanti fisicamente ma vicini spiritualmente, attraverso i mezzi delle comunicazioni sociali, non solo attraverso la comunione spirituale, ma facendo della vostra casa, chiesa domestica, uno spazio di preghiera, trasformando una situazione di difficoltà in occasione di crescita.
Potete farlo con gesti semplici che richiamano i grandi segni della liturgia: un rametto di ulivo o di palma, che anche se quest’anno non verrà benedetto in chiesa, sarà il primo segno per entrare “a Gerusalemme” insieme a Gesù; la Bibbia da tenere aperta e da meditare; un immagine della Madonna Madre della Chiesa; il Crocifisso, esposto nel luogo dedicato alla preghiera; un cero da accendere nella notte della Veglia Pasquale; l’acqua in memoria del Battesimo; il pane quotidiano e il vino della festa, nella nostalgia della partecipazione al banchetto eucaristico.
La Settimana Santa, riassume il messaggio del Vangelo, quello dell’amore di Dio senza limiti che si manifesta nel mistero pasquale di Cristo Crocifisso e Risorto.
La bella notizia della risurrezione di Gesù, ci deve aiutare a superare questo momento di crisi perché apre orizzonti sul senso ultimo della nostra vita e instaura la sovranità dell’amore di Dio che vince la morte: alla schiavitù del peccato subentra la libertà dei figli di Dio, alla tristezza la gioia , alla solitudine l’amicizia, all’individualismo la comunione.
Cristo Risorto faccia sentire la Sua presenza in mezzo a voi, particolarmente dove lo scoraggiamento cerca di avere il sopravvento.
Che questa Pasqua diventi motivo di speranza per realizzare l’unica legge di una vita capace di cambiare il mondo in meglio: l’amore.
In questa particolare domenica delle Palme, in mancanza di una palma benedetta, giunga a Voi soprattutto a quanti soffrono per la malattia, per la solitudine, per la precarietà della vita e ai catecumeni eletti ai sacramenti della iniziazione cristiana che non potranno ricevere a Pasqua, una speciale benedizione del Signore con tutto il mio affetto e la vicinanza della Chiesa. Buona Settimana Santa.