Mons. Renzo affida la diocesi alla Madonna di Romania

Mons. Renzo affida la diocesi alla Madonna di Romania

In questo momento particolarmente difficile per la nostra comunità a causa del contagio del coronavirus rivolgo a tutti voi il mio saluto più affettuoso con l’invito a non perdere il coraggio e la speranza che ci vengono dalla fede nel Signore.
La memoria che oggi facciamo del terremoto del 27 marzo 1638 avrebbe dovuto avere altre modalità. Ma vuol dire che questa è la volontà di Dio, magari per richiamarci tutti ad un maggiore senso di umanità, nel segno ritrovato di una più sentita socialità e solidarietà tra di noi.
Quel 27 marzo la Madonna, che affettuosamente chiamiamo di Romania, malgrado il crollo distruttivo della città di Tropea e dintorni seguito al terremoto, ha tutelato la vita e la salute di tutto il popolo colpito. Oggi la Madonna viene a difenderci da quest’altro disastro del coronavirus, ancora più subdolo e pericoloso, da cui non sappiamo nemmeno come guardarci.
Certo è necessario affidarci e seguire le indicazioni sanitarie e le restrizioni del Governo, ma oltre a queste, come credenti, in questo giorno così significativo per la città, con questo atto solenne voglio affidare alla protezione materna della Madonna di Romania la città, la diocesi intera e tutti coloro che in questa situazione così delicata si stanno prodigando per il bene della comunità, primi fra tutti i medici e gli operatori degli Ospedali, i Sacerdoti, le associazioni di volontariato impegnate ognuna per la sua parte.
Un pensiero speciale a chi ha perso la vita, agli ammalati con i parenti che li accudiscono e a tutti coloro che in qualsiasi modo sono stati toccati dal contagio.
Con grande fede, allora, tenendo Lei negli occhi e nel cuore, mettiamoci nelle sue mani ed umilmente chiediamole di tenerci sotto il manto della sua tenerezza e della sua protezione.
Per voi e per tutta la Diocesi rinnovo allora questo solenne atto di affidamento alla Madonna di Romania.