Ma il Signore è veramente risorto? Lo diciamo, lo annunziamo con gioia, ma davvero Egli ha trionfato sulla morte? E quella resurrezione ha cambiato qualcosa? Son domande che mi faccio nel giorno di Pasqua chiedendomi dove siano oggi i segni del Risorto; dove si possano rintracciare quei chiari segnali che la morte e la risurrezione di Cristo hanno davvero cambiato la situazione del mondo. E allora, dopo una prima incertezza, mi passano davanti agli occhi quei medici e infermieri che in questo frangente di tempo hanno perso la vita o meglio, l’hanno donata, per adempiere con semplicità il proprio dovere. E mi vengono in mente i diversi sacerdoti morti anch’essi in queste circostanze per essere semplicemente in mezzo alla gente. E penso ancora a quei millecinquecento medici e agli ottomila infermieri che hanno risposto al bando che chiedeva disponibilità per andare nei luoghi del contagio. E come dimenticare chi si sta dando da fare per portare il necessario a casa di chi non si può muovere o è anziano? Potrei continuare a lungo a registrare gesti tanto mai semplici e ordinari, quanto luminosi di bene. Ed ecco allora che mi risulta tutto molto chiaro: lo sappiano o no, tutte queste persone sono il frutto della passione, morte e risurrezione di Cristo. Il segno della vittoria di Cristo e che questa è la speranza del mondo.
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