La festa della Vergine Consolata, patrona di Torino, che ricorre il 20 giugno, appare ancora lontana sul calendario e forse più ancora in questo tempo in cui le restrizioni per la pandemia hanno profondamente modificato abitudini, calendari, programmazione. Ma all’interno delle chiese parrocchiali e dei santuari come quello della Consolata, pur con le celebrazioni a porte chiuse, resta forte e pulsante la preghiera che quotidianamente si eleva. E grazie alla rete internet anche il collegamento all’esterno, anche il filo rosso che unisce fedeli laici e sacerdoti nel proseguire nel cammino di fede individuale e comunitario, non si interrompe. Così dal 18 aprile al 13 giugno 2010 alle 10, anche in tempo di pandemia non viene meno una tradizione importante per il santuario, quella dei «Nove Sabati della Consolata». Una pratica voluta dal Beato Giuseppe Allamano fin dal 1899, per preparare nella preghiera settimanale la festa della Patrona.
«Pur nell’attuale impossibilità per quasi tutti a venire a pregare nel Santuario», spiega il rettore mons. Giacomo Martinacci, «penso che tale appuntamento possa trovare spazio nella preghiera dei torinesi anche attraverso quello che potranno seguire in diretta dal nostro sito internet, www.laconsolata.org, che in continuazione riprende e trasmette quanto avviene all’altare del Santuario».
Un appuntamento di preghiera che quest’anno risponde anche all’esortazione di Papa Francesco che nello scorso mese di marzo, ricordando il poeta Nino Costa, aveva invitato i Piemontesi a pregare la Consolata.