Pasqua. Don Maffeis: riconoscere i segni del risorto presenti in questo tempo difficile

Pasqua. Don Maffeis: riconoscere i segni del risorto presenti in questo tempo difficile

“La luce e la pace della Pasqua possano raggiungere ogni casa e rianimare la speranza di ciascuno”. ​

“C’è una distanza non da poco tra la gioia dell’Alleluja pasquale e le inquietudini di queste lunghe settimane, segnate da preoccupazioni e ansietà, da paure e tensioni. Quest’anno ci scambiamo auguri difficili, ma che proprio in questo contesto risultano ancora più preziosi”. Lo evidenzia don Ivan Maffeis, sottosegretario e portavoce della Cei, per il quale abbiamo tanto bisogno “di Pasqua, di sentire l’annuncio che il Signore è vivo e presente e non ci abbandona mai, che tiene le sorti del mondo e di ciascuno”.

“Il crocifisso è risorto: la Chiesa vive per esserne messaggera e testimone, ricordando a ciascuno che la vita vince la  morte, il perdono disarma rancori e vendette, sulla violenza l’ultima parola appartiene all’amore”, aggiunge don Maffeis sottolineando che “questa fiducia è il nostro bene più grande, è quello che cambia il cuore, il mondo di essere e di stare al mondo, come dicono le vite di tanti santi della porta acanto che vediamo all’opera anche nell’affrontare questa pandemia”

L’auspicio è che ognuno possa “riconoscere i segni del risorto presenti in questo tempo difficile e offrire segni di risurrezione facendo nostri le parole, le azioni e gli atteggiamenti del Signore e del suo Vangelo”. “La luce e la pace della Pasqua – è l’augurio del sottosegretario della Cei – possano raggiungere ogni casa e rianimare la speranza di ciascuno”. ​