Pasqua. Don Maffeis: senza misericordia restiamo a terra

Pasqua. Don Maffeis: senza misericordia restiamo a terra

“Per camminare abbiamo bisogno di essere rimessi in piedi. È proprio la misericordia la mano che ci rialza sempre; senza misericordia restiamo a terra”.

“Nella vita andiamo avanti a tentoni, come un bambino che inizia a camminare, ma cade; pochi passi e cade ancora; cade e ricade”. Don Ivan Maffeis, sottosegretario e portavoce, ricorda quanto raccontato da Papa Francesco nella Messa della domenica della Divina Misericordia, quando ha spiegato che “per camminare abbiamo bisogno di essere rimessi in piedi. È proprio la misericordia – ha detto il Papa – la mano che ci rialza sempre; senza misericordia restiamo a terra”.

“Ci sono persone che, davanti all’esperienza delle proprie cadute, perdono la fiducia; si tormentano, non riescono a perdonarsi e ad accogliere il perdono, perché umiliate dal fango nel quale sono cadute e dal quale hanno l’impressione di non saper uscire”, osserva don Maffeis sottolineando che “il credente, il cristiano, non è un perfetto”. È uno, rileva il sottosegretario della Cei, “che conosce bene la propria povertà, le proprie cadute, gli sbagli commessi nonostante mille propositi, ma più che concentrarsi su questi, più che ripensare continuamente alle cadute, sa guardare al Signore con fiducia, sa affidarsi a Lui”.

Il resto, conclude, “tutto il resto viene di conseguenza. A partire da una vita che, proprio perché ha conosciuto il perdono, sa perdonare, sa aprirsi alla compassione e alla condivisione”.​