La cucina della Mensa Caritas comincia a popolarsi già dalle 7.30. I primi ad arrivare sono i volontari “di base” e gli operatori della Caritas che ogni giorno garantiscono il servizio di preparazione e distribuzione dei pasti. Più di 400 anche oggi da preparare, ma … arrivano i rinforzi! E che rinforzi!
Alle 8.30 lo Chef Andrea Incerti Vezzani con la moglie Marcella e altri due cuochi dello staff del Ristorante Ca Matilde, arrivano con parte del menù già preparato e si mettono subito ai fornelli per cuocere e rifinire quello che oggi sarà un “Pranzo stellato” per tutte le persone che verranno a ritirarlo o alle quali sarà consegnato presso dormitori e centri di accoglienza, come al solito in questi due mesi di emergenza Covid.
Grazie alla disponibilità dello Chef Andrea Incerti Vezzani e del suo staff, i beneficiari dei pasti gratuiti della mensa hanno avuto la possibilità di mangiare molto bene. Purtroppo, date le norme igienico-sanitarie ancora stringenti, non è stato possibile fermarsi “a tavola” per consumare il pranzo, ma il menù è stato di tutto rispetto e la qualità eccellente: Bomba di riso con ragù di manzo e croste di Parmigiano Reggiano, Frittata arrotolata con pesto di erbazzone e Ciambella reggiana. A corredo, fragole per tutti grazie alle tante donazioni di materia prima che la Caritas riceve ogni giorno dalla grande distribuzione o da tanti privati e aziende agricole che hanno manifestato una solidarietà viva e concreta.
L’evento è stato occasione anche per ricordare (nel giorno in cui si tenne la cerimonia di commiato, il 13 maggio) don Luigi Guglielmi, Direttore della Caritas diocesana di Reggio Emilia dal 1992 al 1996, quando morì improvvisamente il 10 maggio. In don Gigi è sempre stato presente uno sguardo sull’uomo nella sua interezza, cercando la promozione umana e non la semplice assistenza, convinto che all’uomo occorre offrire con gioia tutto quello che si ha: il pane, certo, e tutto ciò che permette di vivere con dignità, ma anche le cose belle che il mondo e l’ingegno degli uomini, per dono di Dio, possono offrire. Don Guglielmi, scrivendo del servizio della Mensa Caritas, da lui avviato nel 1993 nella sede di Via del Carbone in centro storico, aveva ben chiaro l’intento del servizio da portare avanti, concreto, certo, ma orientato anche ad altro: “I frequentatori della mensa che vengono a chiedere il piatto di minestra, in realtà chiedono ben altro: le buone maniere, un piatto buono sì, ma offerto con carità e discrezione; chiedono di parlare e di essere ascoltati, di essere riconosciuti … Soprattutto chiedono qualcosa di più profondo di un pezzo di pane: una ragione di vita e di speranza”.
Mettere insieme oggi, in questo anniversario, la bellezza e l’arte (culinaria in questo caso) con la povertà e la solidarietà, è sicuramente un bellissimo modo per fare tesoro degli insegnamenti di don Luigi e per continuare sulla strada che ci ha indicato: ai più poveri dobbiamo offrire bellezza, musica e arte, dobbiamo offrire il meglio che sappiamo fare, mettere a disposizione carismi e capacità e viverli senza vanto, con umiltà, con senso di servizio e di offerta gratuita. Proprio come ha fatto in questa occasione lo Chef Andrea, con la moglie Marcella e i cuochi di Ca Matilde, mettendo a disposizione tempo, risorse e professionalità d’eccellenza con una sensibilità speciale, per portare un “tocco di classe” al pranzo per persone in difficoltà. La buona e raffinata cucina ha incontrato il mondo delle povertà, l’arte si è messa a disposizione della precarietà, la bellezza e la bontà hanno avuto la possibilità di arrivare anche a coloro che ogni giorno sono costretti ad arrangiarsi come possono.
In Mensa, per fortuna, non ci manca mai niente, ma il 13 maggio “non ci siamo fatti mancare niente”, come si suol dire, con un vero “Pranzo stellato”!
La Caritas diocesana ringrazia davvero di cuore lo Chef Andrea Incerti Vezzani (che non è nuovo a queste iniziative di solidarietà e aveva già cucinato, per numeri molto più familiari, per gli ospiti del dormitorio Caritas), la moglie Marcella, lo staff di Ca’ Matilde, ai volontari di Croce Rossa, ai rugbysti di Valorugby Reggio Emilia e tutti gli operatori e volontari che hanno reso possibile questo evento. Un ringraziamento particolare anche a quanti hanno sostenuto la preparazione del pranzo con donazioni di materia prima: Consorzio del Parmigiano Reggiano, Crovegli Carta, Conad, Avicola Tamara Alberti di Ligonchio, Salumificio Gianferrari e Azienda Agricola Guglielmi (nipote di don Luigi che ci ha tenuto a regalare deliziose fragole per l’occasione di ricordo dello zio).