Con un momento di preghiera comunitario, presieduto dal vescovo monsignor Carmelo Cuttitta, trasmesso in streaming dalla cattedrale di San Giovanni Battista e sulle frequenze di Radio Karis, la Chiesa di Ragusa ha elevato la sua invocazione per affidare l’intera umanità alla protezione del Signore in questo momento di grande difficoltà.
Sull’altare è stato collocato il braccio reliquiario di San Giovanni Battista che è stato esposto dai ragusani in tutti i momenti difficili della comunità, nei momenti di malattia o avversità, per chiedere l’intercessione del Patrono. Un’espressione di fede che ha trovato sostegno anche nell’elevare, interpretando la situazione che vive il mondo intero, la “preghiera nel tempo della fragilità”.
Il vescovo ha invitato a vivere «questo tempo di difficoltà», rimanendo «uniti nella fede e nell’amore, ancorati alla speranza», prendendoci cura gli uni degli altri.
Monsignor Cuttitta ha poi fatto riferimento alla quaresima «casalinga» che la comunità ecclesiale sta vivendo. «Siamo chiamati – ha detto – anche a rinunciare alle nostre sinassi eucaristiche per il bene reciproco nel non rischiare il contagio del covid-19 e non mettere a rischio la salute di tanti. È una quaresima, potremmo dire, da vivere in solitudine nel deserto del silenzio per rilanciare il desiderio di Dio; è una quaresima che ci invita a riscoprire la fraternità universale e la comunione d’amore in virtù della nostra fede in Dio».
Anche la diocesi ha aderito alle iniziative #andràtuttobene. Il vescovo ha esposto sul balcone del suo studio un lenzuolo che richiama lo slogan che sta colorando tutti i balconi. Uno striscione di #andràtuttobene è stato collocato in cima alle scale nobili dell’ingresso del Vescovado. È stato donato al vescovo da due gemelle, Marta e Maria, coccinelle del gruppo Ragusa 3 della Federazione Scout d’Europa. Monsignor Cuttitta le ha ringraziate, mostrando di aver apprezzato molto il dono.