Un evento improvviso, inaspettato, a cui non si è preparati crea, dopo il suo accadimento, un periodo più o meno lungo di situazioni di dolore, sofferenza e forte disagio, differenti da quelle che si vivono nella quotidianità. Intendere e vivere la carità cristiana nelle emergenze significa, per la comunità, essere espressione ecclesiale di vera comunione perchè ogni aiuto non è mai a senso unico e non si limita a fornire solo soccorso materiale, ma fa vivere insieme le tensioni, le gioie, le attese della gente perché la buona vita del Vangelo ci invita ad ‘essere con, per, tra la gente’: “La Chiesa deve considerarsi pellegrina con la gente e nella storia del paese. In questo contesto i cristiani ripropongono una partecipazione che è servizio che nasce dall’amore e dall’interesse per la società civile” (CEI, La Chiesa Italiana dopo Loreto, 36).
La famiglia: al centro del progetto pastorale nell’emergenza Covid 19
La Chiesa diocesana vuole avere uno sguardo complessivo sulla famiglia nelle diverse generazioni che la compongono e che sono state violentemente aggredite dal morbo del Covid 19 e che portano e porteranno, a lungo, i segni di questa violenta aggressione. Per l’immediato e il futuro, la Chiesa diocesana vuole prendersi cura di abitare, frequentare e accompagnare il cammino delle famiglie facendo loro sentire la presenza amorevole del Signore attraverso relazioni, interventi, impegni ed esperienze di prossimità capaci di curare le molteplici, visibili e invisibili, ferite dell’uomo, e adoperandosi perché la cura continui nel tempo.
IL PROGETTO
Il nuovo progetto prevede la costituzione presso Caritas Diocesana Bergamasca/Associazione Diakonia Onlus di un «Fondo Famiglia in emergenza Covid-19» che possa contribuire a farsi carico delle principali voci che gravano sul bilancio familiare, dall’affitto della casa e delle spese ad essa collegate (mutuo, energia elettrica, gas, acqua, alimentazione….), alla scuola (retta, mensa, libri, sussidi vari, supporto per sostegno psicologico o sostegno di recupero scolastico), al lavoro (credito a sostegno della ripresa delle piccole-medie attività artigianali, commerciali, servizi di assistenza e cura di anziani, malati, persone sole, disabili, badanti, colf), agli anziani accuditi in casa (garantire che non manchi, là dove necessario, la presenza di personale che assista e curi la vita ordinaria dell’anziano), agli anziani ospiti in Rsa (intervento «una tantum» per gli enti gestori delle Rsa a garanzia degli operatori socio-sanitari perché non perdano il posto di lavoro), fino alle attività estive (opportunità a tutti i ragazzi e adolescenti – di famiglie in difficoltà economica – di prendere parte alle attività estive proposte dalle parrocchie in supporto alle famiglie).
Il fondo potrà contare su una somma assegnata di 5 milioni di euro: un milione ciascuno tra Diocesi di Bergamo, Caritas Diocesana Bergamasca, Associazione Diakonia Onlus, Conferenza Episcopale Italiana, contributi e offerte di enti e persone fisiche.
Ci sarà poi un gruppo di lavoro operativo, di cui faranno parte due operatori dedicati al progetto per il tempo necessario che faranno riferimento alla cabina di regia mentre l’esecutività sarà affidata all’Ufficio Amministrativo dell’Associazione Diakonia Onlus.
In ogni parrocchia e/o unità pastorale sarà costituito un “Gruppo di osservazione, ascolto e discernimento” per la raccolta dei bisogni di singoli e famiglie (tramite apposita “scheda rilevazione bisogni” predisposta a livello diocesano).
In ogni Fraternità Presbiterale è prevista la costituzione di un “Gruppo di riferimento” per facilitare la presentazione delle diverse necessità provenienti dalle singole parrocchie.
In Caritas Diocesana Bergamasca, è prevista la presentazione alla “cabina di regia” delle richieste pervenute e valutate perché sia trovata opportuna e fattibile risposta.
Ci sarà poi il trasferimento e la messa a disposizione di ogni singola parrocchia delle somme per gli interventi deliberati.
È infine prevista un’azione pastorale da parte di ogni parrocchia e/o unità pastorale di intervento, accompagnamento e costruzione/cura di relazioni da continuare nel tempo con i destinatari degli interventi per la positiva finalizzazione e verifica dell’intervento attuato.
COME CONTRIBUIRE
Il progetto vuole avere uno sguardo su ciò che ci attende, consapevoli che le situazioni di ristrettezza che toccheranno in primo luogo le famiglie avranno riflesso sull’intera vita delle nostre comunità civili e parrocchiali. Il fondo vorrà essere sostegno a quanti, nella dura e non prossima ripresa, vivranno situazioni di forte indigenza e di precarietà generalizzata.
Le donazione, che hanno la possibilità della deducibilità si possono effettuare mediante bonifico a:
- Ricominciamo Insieme
Iban: IT81L0311111104000000002724
Ubi Banca – Filiale di Bergamo Borgo Palazzo
Causale: CARITAS COVID 19 “RICOMINCIAMO INSIEME” DIAKONIA ONLUS
In caso di necessita si può far riferimento direttamente a DIAKONIA che rilascia la debita ricevuta cartacea.