Salvatore e la “varia” fatta in casa

Salvatore e la “varia” fatta in casa

La “varia” monterossina è un carro votivo sul quale sono collocati la culla con il Cristo morto ai piedi della Croce, la Madonna Addolorata, San Giovanni Apostolo e diversi angeli, che viene portato a spalla per le vie di Monterosso Calabro (Vibo Valentia), la sera del Venerdì Santo. Quest’anno, a causa delle misure messe in atto per il contenimento del Coronavirus, non è stato possibile ripetere il tradizionale rito. Ma Salvatore Mazzara, 11 anni, non si è dato per vinto e, con creatività e ingegno, ha realizzato la sua “varia” con colla, forbici, colori pastello, cartoncini e una cassetta di plastica per la frutta e l’ha portata in processione lungo il corridoio di casa. Del resto, per il piccolo Salvatore quello del Venerdì Santo è un appuntamento importante, ancora di più da quando il nonno Carmelo, tra i “portantini” storici di questo particolare rito, non c’è più. Un appuntamento che ha voluto vivere  comunque, a casa, nella sua “chiesa domestica”.