Il pensiero di mons. Calogero Marino, vescovo di Savona-Noli, per i malati e il ringraziamento a medici ed operatori sanitari.
Carissimi fratelli e sorelle nel Signore,
Vi scrivo, in questi giorni che si sono davvero fatti difficili, per dirVi di nuovo che il Signore non ci abbandona e che da questo tempo strano potremo uscire tutti più umani e consapevoli, confidando nel Signore, imparando ad aiutarci a vicenda e facendoci carico responsabilmente del bene comune. Con le parole della poesia: “c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano/ Forse ci sono doni/ Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo” (Mariangela Gualtieri).
Ma, soprattutto, scrivo per dire un grazie grande – e sono certo di interpretarVi tutti – ai medici e a tutti gli operatori sanitari, per la dedizione senza limiti di tempo con cui si stanno dedicando a chi si è ammalato: il Vostro lavoro ci sta aiutando tutti a capire meglio che non siamo chiamati a vivere soltanto per noi stessi, ma che, con l’impegno generoso e competente di ciascuno, la vita di tutti può essere accolta, tutelata e custodita.
Ai malati, dico solo che Vi sono vicino e che ogni giorno celebro l’Eucaristia per Voi e per i Vostri cari. Ho scritto una piccola preghiera; pregarla – anche senza poterci incontrare di persona – ci può aiutare ad essere meno distanti e soprattutto a mettere, con fiducia grande, la nostra vita nelle mani del Signore.
“Dio della vita e della gioia,
ascolta la nostra povera preghiera
in questo tempo difficile.
Dona conforto e guarigione ai malati,
sostegno ai loro familiari,
forza, conoscenza e intelletto d’amore a chi li cura.
Fa’ che impariamo a fuggire cose, pensieri e parole vane,
ad accogliere chi è povero, fragile o malato,
a non dar pena a nessuno,
a dare gioia a tutti.
Maria, Madre di Misericordia,
intercedi per noi presso il Tuo Figlio
e invoca che siamo liberati
da questo male che incombe.
Amen.