«Con attenzione e nell’osservanza dei protocolli, vi incoraggiamo come comunità, presbiteri, operatori pastorali, membri dei Consigli Pastorali, educatori, possiate confrontarvi insieme e tentare delle umili proposte per offrire a bambini, ragazzi, adolescenti e giovani delle opportunità di incontro, preghiera, ascolto della Parola di Dio, condivisione, gioco, facendo rete anche tra adulti e giovani, movimenti e associazioni presenti in parrocchia, ma anche cercando di creare alleanze con le altre agenzie educative del vostro territorio e con le amministrazioni locali».
Sono alcune parole che i vescovi del Triveneto hanno inviato in una lettera a tutte le parrocchie a pochi giorni dall’avvio delle attività estive al tempo del Covid-19.
Forte di queste parole, don Davide Brusadin (referente della Pastorale Giovanile sia della Diocesi sia del Triveneto e cappellano nella parrocchia S. Pietro di Sclavons) cerca di sostenere l’impegno dei parroci presenti sul territorio veneto e friulano per i Grest 2020.
«La formazione di bambini e ragazzi da parte di adulti è ciò di cui abbiamo più bisogno. Gli spazi non mancano: mancano gli adulti. Ora è tempo che tutti facciano la propria parte: nessuno deve stare al balcone, lasciando i figli in Oratorio. Si chiede l’aiuto delle famiglie. Che sia uno stile non solo per il tempo della pandemia, ma come stile educativo.
Lo scorso 29 maggio sono uscite le Linee Guida per le attività estive da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Regione Veneto, con i parametri entro cui poter attivare le proposte con i bambini, ragazzi e adolescenti in oratorio e per il mondo delle associazioni. È stato un lavoro coordinato a livello di Diocesi del Friuli e Diocesi del Veneto attraverso le Pastorali Giovanili e le associazioni. Sono state settimane intense di colloqui con le istituzioni regionali che hanno accolto (non subito) il nostro desiderio di attivarci per i servizi che possiamo offrire alle famiglie in questo tempo estivo.
Le attenzioni principali:
- Per garantire che le attività siano state progettate secondo le disposizioni date nel progetto, la Diocesi si assume la verifica previa delle disposizioni. In tal caso ogni parrocchia che vorrà iniziare un’attività estiva per bambini e ragazzi dovrà far pervenire compilato il modulo di dichiarazione di inizio attività che accerterà che:
- Ci sia stato un dialogo con le istituzioni (Comune e ASL).
- La strutturazione della proposta sia stata condivisa nella comunità attraverso il Consiglio
- Le persone che si occuperanno delle attività (es. animatori, educatori, ecc.) siano state adeguatamente formate.
- Le famiglie dei bambini e ragazzi siano state informate circa le disposizioni e la proposta
- Per prevenire il diffondersi del virus COVID-19, attraverso le attività estive si faccia riferimento ai protocolli previsti a livello regionale sulle disposizioni da tenere.
Forniamo alcune indicazioni:
- È obbligatorio che le persone che frequentano l’attività adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare assicurino il frequente e minuzioso lavaggio delle mani, anche durante le attività stesse.
- È obbligatorio munirsi di gel igienizzanti da disporre nei diversi spazi utilizzati.
- Obbligatorio l’utilizzo della mascherina, specialmente se non si rispetta la distanza
- I partecipanti alle attività avranno con sé i dispositivi di protezione conformi alle disposizioni dell’autorità competente e che utilizzeranno secondo le disposizioni sanitarie.
- I luoghi scelti per le attività dovranno essere sanificati al termine di ogni giornata secondo le disposizioni dell’autorità competente.
- La consegna e il ritiro dei bambini dev’essere fatta all’ingresso/uscita: possibilmente nessun genitore/tutore deve entrare.
- Prevedere un luogo per l’accoglienza/triage iniziale: in questo luogo sarà rilevata la temperatura a tutti i partecipanti e agli operatori del Centro estivo. In caso di temperatura corporea maggiore di 37,5°C la persona deve essere isolata dal resto del gruppo e avvisati i familiari, secondo le procedure indicate nei protocolli.
- In caso di febbre e/o sintomi respiratori (e/o gastrointestinali in particolare nei bambini) i minori dovranno rientrare al domicilio e dovrà essere contattato il Pediatra di Libera Scelta
- I materiali scelti per le attività dovranno essere igienizzati al termine di ogni giornata secondo le disposizioni dell’autorità competente.
- Nel caso di un contagio all’interno di un gruppo di attività o per un familiare di un membro di esso, tutto il gruppo sarà messo in isolamento preventivo nei propri domicili, anche chi non ha contratto il virus. Potranno riprendere le attività di gruppo solo le persone che vengono dichiarate non positive al COVID-19 dall’autorità sanitaria.
- Le persone che parteciperanno alle attività proposte dalle parrocchie sono già coperte a livello assicurativo dal punto di vista civile in quanto rientrano tra le attività istituzionali. Si consiglia una copertura assicurativa “ad personam” nel caso di ospitalità in abitazioni private per i proprietari.
Per l’estate 2020 al tempo del Covid-19, vi propongono queste 2 modalità di attuazione delle attività: Progetto 2020 “Facciamo fuori l’estate” a cura del Centro Pastorale Adolescenti e Giovani che qui presento in sintesi:
1) Gr.Est. “in loco”: i bambini e i ragazzi sono divisi in piccoli gruppi (7 bambini per l’età compresa tra 6 e 11 anni; 10 ragazzi per l’età compresa tra i 12 e i 14 anni) con la presenza di almeno due animatori adolescenti e un educatore responsabile. I gruppi saranno fissi e non ci sarà interazione fisica tra di loro. Il numero di gruppi che potranno essere ospitati in oratorio o nelle strutture (es. scuole o asili) sarà dato dalla capienza della struttura stessa sia per gli spazi esterni sia per quelli interni. Saranno presenti un numero adeguato di adulti custodi dei luoghi per l’accesso agli spazi comuni (es. il bagno) e il controllo delle distanze tra i gruppi.
2) Gr.Est. “diffuso”: i bambini e i ragazzi sono divisi in piccoli gruppi (7 bambini per l’età compresa tra 6 e 11 anni; 10 ragazzi per l’età compresa tra i 12 e i 14 anni) con la presenza di almeno due animatori adolescenti e un educatore responsabile e custode. I luoghi di incontro saranno per lo più all’aperto e faranno riferimento ad una famiglia nel territorio che, in caso di cattivo tempo, offre uno spazio interno alla propria abitazione per le attività. I gruppi saranno distanziati tra di loro e le persone non saranno interscambiabili.
NB: per l’estate 2020 non sono previste per il momento esperienze residenziali per minori come i campi scuola: le Regioni non stanno aprendo questa possibilità. Per cui – per quest’anno – vi sconsiglio di fare campi scuola.
Cercasi Adulti (questo è il lato più dolente). È vero che da tutti viene consigliato che se si può restare a casa con i propri figli o nipoti sarebbe meglio. Stiamo però constatando che una scelta individuale, seppur legittima e comprensibile, ricade anche sulle dinamiche di comunità. Già lo si vedeva con i catechisti nella loro disponibilità, con parrocchie che iniziano a non proporre più catechesi, per esempio con le medie, perché non ci sono più catechisti: in quest’estate, la disponibilità di un adulto può aiutare fino a 10 famiglie nel tenere i propri figli perché impegnate con il lavoro. È un lavoro di comunità che forse siamo poco abituati a fare ma che è necessario: senza noi adulti non possiamo aiutare le famiglie nel compito educativo cristiano.
Formazione degli animatori. Mai come quest’anno non esiste un “si è sempre fatto così”: la condizione attuale richiede che siano pensate forme nuove di animazione e di relazione tra adolescenti e bambini. Ciò implica che si debba “dare forma” a qualcosa di nuovo. L’animatore rimane animatore ma la sua “forma” con cui lo farà, sarà diversa.
2 incontri preparatori per gli animatori via zoom
Abbiamo pensato a due momenti di formazione diocesana per animatori giovedì 11 e venerdì 12 giugno ore 18 via zoom (per partecipare inviare una mail a estate.giovanipn@gmail.com):
- il primo sarà “Perché essere animatore?” con Alex Zappalà (direttore dell’ufficio missioni della Diocesi) per motivare gli adolescenti;
- il secondo sarà “Dalla parte dei bambini e dei ragazzi” con Sara Cappelletto (psicologa del Fondaco) per vedere i bisogni dei bambini dopo più di tre mesi di “distanziamento”.
Sarà offerta anche una formazione igienico-sanitaria di prevenzione COVID-19 in collaborazione con le Pastorali Giovanili del Friuli mendiante Webinar».