Venerdì 27 marzo alle ore 12, ai rintocchi delle campane, tutta Bologna si è fermata per un momento di raccoglimento e riflessione in ricordo di quanti hanno perso la vita a causa del Covid-19.
In Piazza Maggiore insieme al Sindaco Virginio Merola erano presenti l’arcivescovo card. Matteo Zuppi, il Rabbino capo rav Alberto Sermoneta, il Presidente della comunità ebraica Daniele De Paz e il Presidente della Comunità islamica Yassine Lafram. Tutte le campane delle chiese di Bologna e la grande campana della Torre dell’Arengo di Palazzo Re Enzo hanno suonato all’unisono per richiamare i bolognesi a un momento di raccoglimento per chi è morto in queste settimane. I rappresentanti delle tre religioni hanno invitato alla preghiera con queste parole:
«Come uomini di fede nel Dio unico e figli di Abramo, Padre di tutti i credenti, di fronte ai tragici avvenimenti che si stanno susseguendo in questi giorni, riflettiamo pensosi su di essi. Il nostro padre Abramo supplicò Dio di salvare gli abitanti della città. Abbiamo il dovere di pregare e supplicare Dio perché questo è ciò che Egli ci chiede! Chi salva una vita è come se avesse salvato l’intera umanità. Ci impegniamo con insistenza anche noi a invocare il Suo nome e chiediamo ai nostri fedeli, convinti che siamo tutti sulla stessa barca, di intercedere perché la vita sia preservata e possiamo tutti vedere, dopo il diluvio il ramoscello di ulivo della vittoria sul male. Possano tutti gli uomini praticare le buone opere che aiutano gli uni e gli altri. Invochiamo Dio, Signore di pace e misericordia, che sorga presto l’arco che unisce la terra al cielo e finisca il diluvio della malattia. Amen».