L’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Cei, in collaborazione con l’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici (AIPPC) lancia un Servizio di ascolto e accompagnamento psicologico per i cappellani ospedalieri e i loro collaboratori. Si tratta, spiega don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Cei, di “un aiuto di fronte alle nuove modalità in cui lo stress si sta manifestando nell’accompagnare spiritualmente il malato, i suoi familiari, gli operatori sanitari, altri operatori pastorali”. In particolare, l’obiettivo è quello di “creare un’occasione di dialogo per gestire l’impatto emotivo e così disinnescare la carica potenzialmente traumatica”. In questo momento di radicale modifica dei comportamenti abituali, è fondamentale prestare attenzione “ai curanti, a chi mai come oggi continua a accompagnare i fratelli (il malato, l’operatore sanitario) impegnati al confine tra la vita e la morte, o chi vive un tipo di lutto inesistente in precedenza nel nostro orizzonte culturale, perché oggi vengono negati vicinanza, ultimo saluto, preghiera condivisa dei familiari”.
Il servizio di ascolto e dialogo è offerto dall’ITCI – Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, guidato dal prof. Tonino Cantelmi e si svolgerà, dove possibile, in videochiamata. Le informazioni per usufruire del servizio sono disponibili sul sito dell’Ufficio per la pastorale della salute.