Vallo della Lucania. Mons. Miniero, riscopriamo la bellezza del pregare in famiglia

Vallo della Lucania. Mons. Miniero, riscopriamo la bellezza del pregare in famiglia

Carissimi fratelli e sorelle, in questa domenica, come nelle successive fino al 3 aprile, per le disposizioni governative vòlte a contenere la diffusione del COVID19, non è possibile riunirsi in assemblea, come la Chiesa ha fatto con fedeltà ininterrotta dal giorno della prima Pentecoste (cfr. Sacrosanctum Concilium 6). Noi pastori della Chiesa dispensiamo dall’adempimento del precetto festivo e vi esortiamo caldamente ad accogliere con responsabilità le disposizioni così dure, per fare coscienziosamente la nostra parte perché si creino le condizioni che ne consentano la rimozione.
Non si è dispensati, però, dal dovere e dal bisogno della preghiera! Vi invito, perciò, a santificare il giorno del Signore rimanendo nelle vostre case e unendovi spiritualmente ai vostri parroci che celebrano privatamente l’Eucaristia offrendola per tutti voi. Con la preghiera personale e, ancora meglio, se possibile, con la preghiera vissuta insieme nella famiglia, ponetevi in comunione con i tanti nostri fratelli e sorelle cristiani che in diverse parti del mondo oggi si riuniscono per celebrare l’Eucaristia, dal momento che tutti noi battezzati formiamo un solo Corpo in Cristo (cfr. 1 Cor 12, 13). La famiglia cristiana, infatti, perché composta di battezzati, è il più piccolo nucleo di Chiesa, è la Chiesa domestica.
Anche per questa più piccola formazione di Chiesa vale la promessa di Gesù: «In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”» (Mt 18, 19-20). Certamente potrà risultare fruttuoso seguire, unendosi spiritualmente in preghiera, le celebrazioni trasmesse attraverso i vari mezzi della comunicazione (TV, diretta streaming, Facebook…), sia del S. Padre, sia nelle reti a diffusione nazionale o locale, sia anche a livello parrocchiale. Per aiutarci a riscoprire la bellezza del pregare in famiglia e nell’attesa di assaporare la gioia di potersi ritrovare insieme in quella famiglia più grande che è la comunità parrocchiale riunita per l’Eucaristia domenicale, viene qui offerta una forma molto semplice di celebrazione domestica, da realizzare nel momento della giornata che vede riuniti tutti i componenti della famiglia.
Il triste momento che stiamo vivendo, se da una parte mette a nudo la nostra fragilità, dall’altra ci consente di guardare il cielo oltre le nubi e cogliere la bellezza di sentirci figli di un Padre che ci ama e si prende cura di noi, mostrando la nostra fondamentale condizione di “fratelli”, nel bene e nel male inevitabilmente legati gli uni agli altri. Ci incoraggia l’apostolo Giacomo invitandoci a pregare «gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto» (Gc 5, 16b).
Facendo eco a queste parole della Scrittura, non solo incoraggio la preghiera in famiglia soprattutto domenica, ma desidero anche invitarvi caldamente ad aderire all’iniziativa che la Conferenza Episcopale Italiana propone ad ogni famiglia, ad ogni fedele, ad ogni comunità religiosa di recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia (TV2000 offrirà la possibilità di condividere la
preghiera in diretta). Durante il tempo della preghiera del Rosario si chiede di esporre alle finestre delle case un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
Un pensiero di affetto e di gratitudine va a papa Francesco, che ogni mattina con la celebrazione  eucaristica ci fa sentire la sua vicinanza in quest’ora di dura prova e noi gli assicuriamo la nostra preghiera in questo settimo anniversario della sua elezione alla Cattedra di Pietro.
Non perdiamoci d’animo e perseveriamo nel bene, sicuri che il Signore non ci lascia soli! Ci sostenga l’intercessione della beata Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, dei santi patroni della diocesi san Pantaleone e san Costabile e dei Santi patroni delle nostre parrocchie.
Vi benedico di cuore!