Ieri alle 21, abbiamo vissuto in unità con Papa Francesco e l’intera nostra Nazione un momento centrale e profetico, unanimemente ci siamo aperti alla intercessione.
Come scrivevo in un post l’intercessione non è una fuga, un rifugio, ma un ingresso nel vivo del combattimento. Lì dobbiamo rimanere. Restando nelle nostre case, nell’intimità delle nostre famiglie, nel profondo del nostro cuore, ma con le mani alzate, segno di impotenza, di affidamento e di apertura, in compagnia dei Santi che con noi e per noi intercedono. Voglio comunicarvi la gioia e la consolazione che, raggiungendo per telefono le varie comunità religiose presenti sul territorio della Diocesi, ho scoperto come ciascuna di esse sta dedicando molto tempo in più alla preghiera comune, rendendo così quasi incessante la intercessione. E’ un forte segno di speranza…A questo proposito ho voluto rendere visibile ai nostri occhi questa realtà chiedendo al nostro ufficio comunicazioni di realizzare una cartina illustrativa.
E’ proprio bella! Un piccolo insieme di costellazioni che ognuno può creare immaginando legami tra le varie stelle. UN PO’ DI CIELO CADUTO SULLA TERRA!
Carissimi, NON BASTA qualche costellazione. DOBBIAMO TIRAR GIÙ LA VIA LATTEA! Questo può accadere se in ogni casa del nostro territorio, dove vive una famiglia, una persona anziana sola, si accende la preghiera, e accendendo la preghiera si accende una stella. Sappiamo che il Santo Rosario è la preghiera della Famiglia per eccellenza.
immaginate…
Solo la preghiera vince Dio. Assicurava Tertulliano. Ma prima di lui Gesù “qualunque cosa chiedete uniti nel mio Nome, il Padre ve la concederà”. Possiamo usare anche questa piccola formula, da ripetere dopo ogni decina del Rosario, e anche più volte al giorno.
Eterno Padre nel nome di Gesù, tuo Figlio e nostro fratello, in comunione con Maria e tutti i
santi, ti Chiediamo di manifestare la tua Gloria in questo momento di pandemia. Liberaci
dall’infezione del coronavirus, sostieni e preserva i medici e gli operatori sanitari, sostieni
e dona serenità ai nostri malati. Amen (se la si recita fuori dal rosario è bene concludere col Gloria al Padre).
Una piccola raccomandazione sosteniamo e accompagniamo questa preghiera con la “concordia” almeno desiderata e ricercata…