Carissimi/e, dopo aver incontrato nelle scorse settimane tutti i sacerdoti e diaconi delle 9 Vicarie della Diocesi di Tivoli e di Palestrina e dopo un costruttivo dialogo con i componenti dei Consigli Presbiterali della Diocesi di Tivoli e di Palestrina tenutosi il 5 giugno scorso, sono a condividere con tutti voi due documenti.
Il primo è una Lettera dal titolo Per ripartire sulla stessa barca con alcune semplici Linee pastorali per l’anno 2020-21. Un anno pastorale dove dopo i mesi vissuti di pandemia e con la speranza di poter riprendere lentamente il cammino di vita cristiana chiedo a tutte le comunità di ripartire dalla riscoperta di ciò che è essenziale nella vita della Chiesa: la Parola di Dio letta e pregata con la Chiesa e nella Chiesa; la celebrazione dell’Eucaristia compresa come dono grande che ci è dato e la carità fraterna e aperta a tutti che deve sempre più incrementarsi nelle nostre comunità ad ogni livello a partire da quello dell’ascolto dei vecchi e nuovi poveri — che sempre più vanno aumentando -, delle famiglie, dei ragazzi e dei giovani e specialmente degli anziani che nei mesi scorsi abbiamo visto morire soli ed in gran numero. Telefonate alle persone, “scovate” i vecchi e i nuovi poveri e appena possibile i sacerdoti, senza forzare la mano, vadano a trovare le famiglie e gli anziani!
Il secondo testo, redatto dall’Ufficio Catechistico, ed anch’esso condiviso dal Consiglio Presbiterale, offre Indicazioni per la ripresa del cammino di Iniziazione Cristiana e verso la celebrazione degli altri sacramenti. E’ un testo che, come detto esplicitamente in premessa, potrà avere variazioni e sul quale torneremo a settembre ma che ritengo molto realistico per ripartire senza fretta e riscoprendo il valore della fede, dei sacramenti della vita cristiana, del muoverci con serietà per non correre il rischio di vanificare tanti sacrifici fatti non soltanto a livello di salvaguardia della salute fisica ma anche spirituale dei nostri fedeli. Il rimanere senza poterci incontrare per pregare insieme, ascoltare la Parola e celebrare l’Eucaristia, il non poter fare catechesi ritengo che ci dovrebbe aver fatto riscoprire quanto sia importante non solo ricevere i sacramenti in sé — cosa sicuramente necessaria alla vita dello Spirito — ma riceverli dopo un cammino di conversione personale e comunitaria per comprendere il grande dono di Amore che Dio tramite essi ci fa giungere affinché amati amiamo, “misericordiati” annunciamo con i fatti più che con le parole, la Misericordia divina che è fonte di gioia, di carità e unità tra fratelli e sorelle nella fede!
A livello diocesano chiederò ad alcuni gruppi di sacerdoti, fedeli laici, consacrate e consacrati, diaconi… giovani e anziani nonché ai Consigli diocesani di partecipazione, di vedere come ridisegnare la nostra vita comunitaria dopo il Covid19. La Diocesi sussidierà l’itinerario di lettura in ogni comunità del Vangelo di Marco, il Vangelo del catecumeno e dell’Anno liturgico “B” che inizierà con il prossimo Avvento, sperando che in questi mesi il “dopo più sereno” che ci pare intravedere possa veramente affermarsi.
Infine, appena possibile, farò giungere a tutti il Calendario degli appuntamenti diocesani che, come ho scritto, si limiteranno a pochi momenti ma che vorrei fossero qualificati e qualificanti.
A tutti auguro un buon lavoro pastorale e… coraggio… con speranza remiamo e ripartiamo insieme con Gesù, sulla stessa barca!