Parte dalle famiglie degli studenti dell’Istituto scolastico “don Gnocchi” di Carate Brianza una petizione per chiedere al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “uno strumento economico che possa aiutare le famiglie a garantire ai loro figli iscritti alle scuole paritarie di ricevere la formazione cui hanno diritto, senza mortificare la responsabilità che abbiamo di esercitare il nostro compito educativo in piena libertà”. “Siamo preoccupati per le difficoltà che già oggi incontriamo a sostenere l’onere finanziario delle rette per quest’anno scolastico; neppure ci nascondiamo le incognite che gravano sul futuro, a partire dal prossimo, imminente anno scolastico”, scrivono i genitori in una lettera che può essere sottoscritta da ogni cittadino che lo ritenga opportuno.
Nei giorni scorsi, un centinaio di direttori, presidi e rettori di Istituti scolastici paritari avevano già sottoposto la questione al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “L’intervento che chiediamo – spiega Luca Montecchi, rettore dell’Istituto ‘don Gnocchi’ è, non già in favore della conservazione di un privilegio esclusivo (questo sarebbe proprio di scuole “private”, “d’élite”), bensì a materiale sostegno di cittadini italiani a pieno titolo. Un tale intervento consentirebbe d’incentivare, o non deprimere, realtà creative che esistono da decenni, che rispondono a esigenze sociali e territoriali effettive, che fanno cultura: come le scuole statali, del resto, però con risorse finanziarie spesso precarie e senza poter offrire a chi vi opera garanzie contrattuali paragonabili a quelle assicurate dall’Amministrazione statale”.