Mons. Tessarollo: la Pasqua è la vittoria sulla morte

Mons. Tessarollo: la Pasqua è la vittoria sulla morte

Carissimi, quest’anno prima che un augurio pasquale vi voglio rivolgere un messaggio pasquale. La Pasqua ebraica è celebrazione della liberazione del popolo dall’antica schiavitù e del passaggio alla vita di libertà. La Pasqua cristiana è la celebrazione della vittoria di Cristo su ogni male che deturpa la vita dell’uomo nel vivere le relazioni umane, sociali e religiose, ma soprattutto è vittoria sulla morte, significata e annunciata dalla morte e risurrezione di Gesù.
Quest’anno, oltre ai drammi sociali che causano tante sofferenze a tante popolazioni, oltre alle malattie che in modi e luoghi diversi sempre minacciano la vita umana, si aggiunge una malattia che si è estesa e che ancora continua ad estendersi in tutta la terra, provocando fortissimi disagi sanitari, sociali, economici, tante sofferenze e tante morti: è la pandemia da coronavirus. Questo fenomeno, soprattutto per noi occidentali, sicuri delle nostre conquiste scientifiche, mediche, ed economiche ci ha messi in crisi, ci ha costretti e ci costringe a rinchiuderci, impotenti, in casa per non caderne vittime. Essa ci ha fatto vedere sotto i nostri occhi la morte in diretta di tante persone, ci ha fatto vivere il senso di smarrimento di fronte alla loro sepoltura senza poter celebrare collettivamente e comunitariamente la loro perdita. Come ci hanno impressionato le centinaia di bare ammassate, nell’attesa di essere ‘smaltite’. Sì, uso questo termine tanto crudo ma reale.
Mi torna alla mente una espressione di un salmo ((Sl 30/29,7 per chi ne ha pratica) che dice: “Ho detto, nella mia sicurezza: “Mai potrò vacillare!”. E’ proprio questa sicurezza che è venuta meno, e forse ancora fatichiamo ad accettarlo. Permane in noi la presunzione: “Mai potrò vacillare! cioè ‘a me non capiterà’. Forse il tempo che ancora ci sta davanti con questo virus, o magari altro, ci aiuterà a riconciliarci anche con l’idea che non tutto l’uomo riuscirà a dominare, abituati come siamo a manipolare tutto, compresa la vita, a sentirci padroni assoluti di tutto, come se tutto dipendesse esclusivamente da noi e fosse sottoposto al nostro potere.
Con i sentimenti della preghiera dello stesso Salmo, invito i credenti a invocare il Signore perché ci aiuti a uscire da questo ‘pozzo profondo’ dove l’umanità è caduta. Invito ancora ad una preghiera per chi ha perso la vita a causa di questa pandemia o servendo i fratelli che ne erano o ne saranno vittime, invito alla solidarietà e all’aiuto verso chi ha perso suoi familiari. L’augurio è di pronta guarigione per chi è colpito da questo virus e per tutti di poter presto passare dalla paura alla serenità, dal pianto alla gioia, dall’isolamento forzato alla vita di relazione e dalla preghiera individuale a quella comunitaria nelle nostre chiese. Anche per questo ‘passaggio’ loderemo il Signore, illuminati dal passaggio di Cristo dalla morte alla vita che ci fa affrontare anche il nostro ‘ultimo passaggio’ con fiducia pasquale. Buona e santa Pasqua a tutti.